Via ai saldi a Chieti, anche la fabbrica fa l’80% di sconto

La Sixty lancia lo Stock day. I negozianti del centro storico incrociano le dita, ma non si illudono sui super guadagni

CHIETI. Tutti pronti per bruciare gli altri sui tempi e acquistare capi costosi a prezzi più abbordabili. Da questa mattina si «apre la caccia al saldo», un rito irrinunciabile che spinge donne e uomini a faticosi pellegrinaggi tra un negozio e l’altro pur di accaparrarsi quel vestito tanto carino o quel paio di scarpe eleganti ammirati in vetrina qualche settimana prima. Belli e impossibili a prezzo pieno, ora coi saldi la musica cambia. È i commercianti?

La «febbre «sale anche per loro come le aspettative riposte ogni anno sulla consistenza delle vendite. Nessuno si aspetta il boom, ma tutti incrociano le dita nella speranza di una inversione di tendenza.

La crisi morde stipendi e risparmi, e le aziende, anche quelle «ciclopiche» corrono ai ripari. E così, da oggi, anche la «corazzata» Sixty, che attualmente naviga in acque burrascose, si è inventata lo «Stock day». Che promette sconti, fino all’80 per cento, su tutti marchi prodotti: Energie, Miss Sixty, Kullah, Marphy& Ny e RefrigiWear. «Ribassi speciali» che però verranno applicati su collezioni primavera-estate degli anni passati. In città il fermento nei piccoli negozi ha raggiunto il picco massimo ieri, quando inventari e nuove prezzature sono stati portati a termine.

«La nostra politica è sempre la stessa» spiega Liliana Fusco, titolare di «Intimo Liliana», in via Arniense «le vecchie collezioni, quelle di un anno fa, le vendiamo anche all’80 per cento di sconto, per le nuove dobbiamo fermarci intorno al 30. Ma non è più come una volta. Sono finiti i tempi delle resse davanti ai negozi. La clientela nel corso degli anni si è assottigliata e quelli che restano pretendono sempre sconti maggiori. Insomma» aggiunge la commerciante che vende costumi da bagno, abiti da mare e intimo di marche prestigiose, «si è tornati alla contrattazione del prezzo. I saldi non risolvono la crisi e i nemici da combattere sono tanti, primo fra tutti la mancata regolamentazione delle merci di importazione. Sui mercati arriva di tutto con materiali scadenti e a prezzi irrisori. La nostra politica è sempre stata e continuerà ad essere quella di puntare su qualità e prezzi ragionevoli».

«Qui vendiamo tutto l’anno a prezzi più che convenienti» dice Tiziana Nobilio di Onix, in corso Marrucino, «e coi saldi abbassiamo ulteriormente i costi. I capi vanno venduti anche sottocosto. Il margine di guadagno è basso, ma con quel denaro compriamo altri capi. Oggi non ci possiamo più permettere di fare magazzino. È l’unico modo per sopravvivere alla crisi e per dare un po’ di ossigeno all’economia. Se ci arrendiamo anche noi è la fine».

Nella bigiotteria Du Du, in corso Marrucino, il saldo sarà «progressivo». «Domani (oggi per chi legge) partiremo con sconti del 30 per cento, poi, progressivamente, si passerà al 40 e al 50 per cento. Le premesse non ci sono, ma speriamo ugualmente di lavorare e di mettere qualcosa in cassa».

«Noi siamo pronti ai saldi» dice con un velo di ironia Antonio Cieri, titolare della storica boutique Ribò «è la città che non è pronta a questo evento. Chieti è stata svuotata di banche, uffici e caserme. Il futuro sembra ancora più buio. Noi, comunque, al di là dei saldi, cerchiamo di andare incontro ai nostri clienti in tutti i periodi dell’anno. Chi viene da noi sa cosa compra. Il nostro è un saldo di qualità e vorrei dare un consiglio a tutti: diffidate di chi propone merce superscontata». Nella profumeria Femminella, in corso Marrucino, la politica del saldo non ha mai fatto breccia.

«I profumi non sono stagionali» commenta Giuliana D’Intino «come pure creme o altri prodotti per l’igiene. Ma in tutti i periodi dell’anno riserviamo un angolo del negozio a uno spazio dedicato alla vendita promozionale di prodotti con sconti notevoli rispetto ai listini». Niente saldi, ma per «scelta personale», nel negozio di calzature «Pois Shoes» in piazza Valignani. «Non ho mai creduto alla politica dei saldi» sostiene il giovane Simone Larocchia «nel mio negozio i clienti fanno affari tutto l’anno con calzature che sono alla portata di tutti i portafogli».

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