Vigili urbani-giunta Nessun accordo davanti al prefetto

VASTO. Nessun accordo tra l’amministrazione comunale e la polizia municipale che nelle scorse settimane ha proclamato lo stato di agitazione. Sono rimaste immutate le posizioni ribadite ieri davanti...

VASTO. Nessun accordo tra l’amministrazione comunale e la polizia municipale che nelle scorse settimane ha proclamato lo stato di agitazione. Sono rimaste immutate le posizioni ribadite ieri davanti al prefetto Fulvio Rocco De Marinis, che ha convocato le parti per tentare una mediazione. All’incontro erano presenti una delegazione di parte pubblica formata dal sindaco Luciano Lapenna, dalla segretaria comunale Rosa Piazza e dai dirigenti Alfonso Mercogliano e Enzo Marcello, e una sindacale con i rappresentanti territoriali del Diccap e del Csa, le due organizzazioni più rappresentative dei “fischietti” locali.

Alla richiesta di rimettere in discussione il contratto integrativo che ha tagliato le indennità di rischio e di disagio percepite dai vigili urbani, l’amministrazione ha risposto picche. «Non è mia intenzione penalizzare la polizia municipale, ho operato nel rispetto di precise disposizioni del ministero e dell’Aran», spiega il sindaco Lapenna a margine dell’incontro, «il contratto integrativo è stato approvato ed è valido, non può essere rimesso in discussione per un gruppetto di vigili. C’era la necessità di ripristinare le regole e io l’ho fatto. Non è pensabile continuare come prima. Basti pensare che la quota variabile del contratto integrativo al 31 dicembre 2012 aveva destinato il 37% delle risorse alle indennità dei 28 addetti della polizia municipale».

L’incontro in prefettura si è concluso con l’impegno di rivedersi fra una settimana, ma a questo punto è difficile aspettarsi aperture. Insomma neanche la mediazione del prefetto - che ha invitato l’amministrazione a concedere qualcosa soprattutto in vista del servizio estivo - è andata a buon fine. Le parti sono rimaste sulle loro posizioni e, dall’aria che tira al comando di corso Italia, tutto lascia supporre che sarà un’estate di fuoco. La polizia municipale ha proclamato lo stato di agitazione il 12 giugno, al termine di una infuocata assemblea sindacale che ha anche “sfiduciato moralmente” il sindaco. Da allora è stato un susseguirsi di botta e risposta tra i sindacati e la maggioranza di centrosinistra. A farne le spese sarà, ancora una volta, la città. (a.b.)

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