VASTO. La salma di Francesco Marinaro, 40 anni, il mobiliere morto domenica in un incidente motociclistico, è stata riconsegnata alla famiglia dal sostituto procuratore Vincenzo Chirico. Le telecamere della videosorveglianza hanno raccontato la dinamica e l'incidente non ha coinvolto altre persone. Francesco ha fatto tutto da solo. Un destino avverso lo attendeva sul viadotto Histonium dove la sua moto Yamaha si è schiantata contro la parete dell'ex poligono di tiro. La moto resta comunque sotto sequestro e sarà accuratamente controllata. Le esequie di Marinaro saranno celebrate oggi pomeriggio, alle ore 17, nella cattedrale di San Giuseppe.

La notizia della sua morte ha sconvolto due comunità, Vasto e Termoli, dove l'uomo era molto conosciuto insieme al fratello minore Silvio, capitano della squadra di basket. L'intero team ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia. «Caro Capitano», si legge in una nota indirizzata a Silvio Marinaro firmata dalla dirigenza, dal team, dai giocatori e dal pubblico dell'Air Basket Italiangas, «in questo momento di profondo dolore, desideriamo esprimerti tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto per la scomparsa di tuo fratello Francesco che lascia un vuoto che le parole non possono colmare, ma anche un ricordo che resterà vivo nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di amarlo. Condividiamo con te e con la tua famiglia questo momento difficile, certi che l’abbraccio della grande famiglia cestistica di cui sei guida e simbolo possa offrirti un briciolo di conforto. Un pensiero commosso va a tutti i suoi cari, ai quali ci stringiamo con rispetto, solidarietà e affetto. Che la terra gli sia lieve. Con profonda partecipazione».

Tantissimi i messaggi di cordoglio inviati alla famiglia in queste ore. La salma è stata ricomposta all'obitorio del cimitero di Vasto, ed è da lì che oggi, poco prima delle 17, partirà il corteo funebre diretto alla cattedrale. A celebrare il rito sarà il parroco, don Luca Corazzari.

Francesco Marinaro lascia la moglie e tre figli, anch'essi appassionati di basket: Giuseppe, Flavio e Alessandro. Sconvolti dal dolore i genitori, Morena e Giuseppe. È toccato a loro fare il riconoscimento del figlio dopo l'incidente. Sotto choc anche la moglie Elvira. «Era una persona piena di vita. Nessuno si sarebbe aspettato quello che è successo domenica», raccontano a Punta Penna persone che lo vedevano raggiungere ogni giorno il capannone in cui vendeva i mobili. Ed è una considerazione condivisa dagli amici di Termoli. Oggi, al termine dei funerali, il feretro sarà riportato nella cittadina molisana a tumulato nel locale cimitero.

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