Comunicato Stampa: 22esima edizione della Festa della Transumanza di San Pietro in Gu

(Arv) Venezia 1 ott. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto,Enoch Soranzo(FdI), ha presentato la 22esima edizione della Festa della Transumanza di San Pietro in Gu, in provincia di Padova. Nell’occasione, è stato proiettato il video documentario ‘Cargar Montagna’, una progettualità resa possibile grazie al contributo della Regione Veneto nell'ambito di quanto previsto dall’articolo 22 ‘Iniziative di promozione e valorizzazione dell’identità veneta’ della Legge regionale n. 3/2003.
Il suddetto articolo prevede che la Giunta regionale promuova e favorisca iniziative di ricerca, di divulgazione e di valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico su cui trova fondamento l’identità veneta, mediante l’organizzazione di convegni, seminari, mostre, ricerche, pubblicazioni ed eventi finalizzati a far conoscere la complessità culturale e linguistica nella quale si possono riconoscere l’espressione e i segni dell’identità veneta.
Enoch Soranzoha introdotto la conferenza stampa sottolineando che “la Festa della Transumanza, in programma domenica 5 ottobre, rinnova una tradizione antica, che celebra il passaggio stagionale delle mandrie dai pascoli montani alla pianura. La manifestazione presenta un grande valore storico- culturale, rafforza le nostre radici e il legame profondo con il territorio e con le sue risorse. È un appuntamento imperdibile, capace di coinvolgere non solo la comunità locale, ma tutta la provincia di Padova. Ci sarà spazio per il folklore, la musica, gli spettacoli. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per organizzare questo evento, in particolare l’amministrazione comunale di San Pietro in Gu, i tanti volontari, la Protezione civile, la Proloco, il gruppo Alpini e l’azienda agricola F.lli Nicolin. Sarà una grande festa di cultura e convivialità.”
“La montagna di un tempo ora non c’è più, ma abbiamo il dovere di ricordare da dove veniamo, il lavoro e il sacrifico dei nostri avi, i valori e le tradizioni che ci hanno caratterizzato e che siamo chiamati a tramandare alle nuove generazioni. E invito tutte le famiglie a visitare le malghe acquistando i prodotti genuini, come il burro e i formaggi”, ha concluso Soranzo.
Il Sindaco di San Pietro in Gu,Paolo Polati, ha ringraziato “la Regione del Veneto che da sempre crede e valorizza le nostre tradizioni, la nostra cultura. La Festa della Transumanza di San Pietro in Gu è una manifestazione storica che, anno dopo anno, si evolve ma mantiene saldi i valori più autentici delle nostre radici. C’è stato un prologo, domenica 28 settembre, con l’evento ‘Anime in cammino: la transumanza’, un viaggio nel cuore della vita di malga. Sabato pomeriggio, 4 ottobre, è prevista la partenza della mandria dall’alpeggio, con arrivo a Marostica in serata. Domenica mattina, 5 ottobre, alle 10 circa, l’arrivo a San Pietro in Gu, con le vacche che sfileranno per le vie del paese, accolte e festeggiate dalla popolazione locale. È davvero emozionante vedere la sinergia, il connubio forte tra animale e uomo, che si affidano reciprocamente. Senza dimenticare il profondo legame con la natura. È bello vedere la partecipazione delle famiglie e il sorriso dei bambini, che potranno vedere dal vivo le mucche, sentire il suono dei loro campanacci. Voglio ringraziare i tanti volontari che si mettono in gioco per la perfetta organizzazione della nostra Festa, alla quale collaborano le diverse associazioni del territorio. La manifestazione offrirà una importante vetrina per promuovere i nostri prodotti di eccellenza, dall’artigianato alla gastronomia.”
Il Vicesindaco del comune di San Pietro in Gu,Lorenza Prandina, ha sottolineato che “la transumanza è storia e ogni anno cerchiamo di arricchire la nostra Festa. La novità di questa 22esima edizione è la realizzazione di un video documentario che ha raccolto testimonianze dirette dei cittadini di San Pietro in Gu che hanno vissuto, intorno agli anni 50 e 60, l’esperienza della transumanza e della malga. Ci saranno anche foto d’epoca.”
Il signorMario Nicolinha portato la personale testimonianza. “L’esperienza della malga è ora fortemente emotiva – ha detto Nicolin - ma un tempo era caratterizzata da tanta fatica e sacrifici, vivendo e lavorando in malga senza luce, senz’acqua, facendo il formaggio raccogliendo l’acqua piovana.”
Un’altra testimonianza della vita di malga è stata fornita dalla signoraTeresina Carraro. “Ho iniziato da piccolissima – ha confidato la signora – Vivevamo in una malga senza elettricità, senza acqua, senza bagni. Conducevamo una vita molto semplice. Ma ricordo la grande passione e l’immenso amore con cui mio padre lavorava il latte e faceva il formaggio, per poi venderlo a settembre ai caseifici di pianura, dopo aver constatato, con piacere, l’eccellenza del prodotto finale. Oggi non rimane traccia di queste esperienze di vita e sono quindi fondamentali le testimonianze dirette.”
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