Comunicato Stampa: CRV - L'opera dell'università brasiliana di Caxias do Sul sui 150 anni dell'immigrazione italiana

7 Ottobre 2025

150 anni dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul raccontati in un’opera curata dall’Università brasiliana di Caxias do Sul


(Arv) Venezia 7 ott. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, è stata presentata l’opera ‘150 anni dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul’, curata dall’Università brasiliana di Caxias do Sul. Si tratta di un’opera straordinaria, frutto del lavoro, durato due anni, di decine di studiosi e del coinvolgimento di molte università italiane e brasiliane, che presenta una ricca iconografia, offrendo così una visione ampia e documentata del fenomeno migratorio. Ricordiamo che sono circa 4 milioni i discendenti dei pionieri che, a partire dal 1875, colonizzarono il Rio Grande do Sul, lo Stato più a Sud del Brasile. Mentre sono 150 mila i cittadini italiani ivi residenti.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha salutato “la delegazione dell'Università di Caxias do Sul, composta da Gelson Leonardo Rech, Magnifico Rettore, Everaldo Cescon, Pro-Rettore, Anthony Beaux Tessari, Direttore Instituto Memória Histórica e Cultural, Elisa de Fátima Sachet, docente di lingua italiana UCS e Gelson Castellan, Console Onorario d'Italia a Caxias do Sul.”

“Il carattere veneto del Rio Grande non si misura solo in numeri, ma anche in termini economici e culturali – ha detto il presidente del Consiglio - La crescita produttiva non è certo frutto di una coincidenza, ma deriva dalla fatica, dal coraggio e dall’intraprendenza dei veneti che hanno letteralmente costruito un intero Paese.”

“Ringrazio l’Ente Vicentini nel Mondo per le molteplici iniziative di spessore che porta avanti nel campo dell’emigrazione veneta.”, ha concluso Ciambetti.


Gelson Leonardo Rech, Magnifico Rettore dell’università di Caxias do Sul, ha introdotto la presentazione dell’opera, “illustrata, con oltre 400 immagini, scritta in lingua italiana e portoghese, suddivisa in undici sezioni tematiche, che trattano argomenti diversi: immigrazione e colonizzazioni, politica, stampa e identità, economia, religiosità, istruzione, arte, paesaggio, letteratura e lingua, istruzione, salute e assistenza, cultura, tempo libero e famiglia. E due capitoli sono stati scritti in Talian, un idioma a base veneta. La nostra università ha curato molti libri sull’immigrazione italiana e il nostro corso di storia compie 65 anni. E ricordo che gli immigrati italiani non furono solo agricoltori, ma contribuirono alla costruzione di città e allo sviluppo del Paese. Siamo parte di una storia che continua…”


Il professor dell’università di Caxias do Sul, Anthony Beaux Tessari, Direttore dell’Instituto Memória Histórica e Cultural, ha ripercorso la storia dell’immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul, indicando “i fattori determinanti che portarono a questa grande epopea: in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali, nella seconda metà dell’Ottocento, sorsero problemi socioeconomici, legati prevalentemente alla crisi agraria e all’accesso limitato alla terra e alle sue risorse. Mentre in Brasile c’era bisogno di manodopera e l’immigrazione venne così incentivata. Gli italiani immigrati nel Rio Grande do Sul divennero padroni del loro destino e della produzione agraria, promossero valori importanti, come il lavoro e la famiglia, difesero la loro identità culturale attraverso la religione e la stampa.”

Il professor Everaldo Cescon, Pro- Rettore dell’università di Caxias do Sul, ha spiegato il proprio contributo all’opera. “Ho approfondito l’aspetto della religiosità dei nostri migranti, che ha dato loro la forza, il senso della coesione e dell’identità – ha detto il professore - C’è stata una grande devozione in particolare a Sant’Antonio e alla Madonna di Caravaggio.”

Alla conferenza stampa era presente anche il Presidente della Prima commissione consiliare, Luciano Sandonà, da sempre promotore di iniziative che ricordano e celebrano l’emigrazione veneta nel mondo.

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