Comunicato Stampa: CRV - Ripartizione delle risorse a sostegno del settore vitivinicolo

(Arv) Venezia 25 mar. 2021 - La Terza commissione del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Liga Veneta), Vicepresidente Cristina Guarda (Europa Verde), nel corso della seduta di oggi ha approvato all’unanimità il Parere alla Giunta Regionale n. 39 relativo alla modifica della ripartizione, tra le misure del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, della dotazione finanziaria 2021/22 (fondi 2022) assegnata alla Regione del Veneto, e alla contestuale apertura del bando per la misura “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti”, annualità 2021/22. Il provvedimento trae origine dal Regolamento UE n. 1308/2013 che, nella sostanza, istituisce un programma di finanziamento, con fondi comunitari, di misure di sostegno destinate a rafforzare la competitività del settore vitivinicolo. Su questa base, il Ministero delle politiche agricole ha inoltrato, nel 2019, il cosiddetto PNS, il Programma Nazionale di Sostegno al settore per il periodo 2019-2023. Di seguito, il Regolamento UE n. 2220/2020 ha definito il piano finanziario del PNS per il periodo 2021/2023 e ha assegnato all’Italia un importo annuo di poco inferiore ai 324 milioni di euro. Il Ministero, con cadenza annuale, ripartisce i fondi tra le Regioni; al Veneto sono stati assegnati, per la campagna 2021-2022 (fondi 2022), 38,795 milioni di euro a loro volta ripartiti tra le diverse misure di competenza regionale, ossia tra “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, “Ristrutturazione e riconversione vigneti”, “Vendemmia verde” e “Investimenti”. In via generale, e in estrema sintesi, si tende a perseguire, attraverso il Piano e la ripartizione delle risorse, l’obiettivo di avere a disposizione vigneti giovani o rinnovati, in grado di competere e di essere opportunamente sostenuti sul mercato, in particolare in questa fase pandemica che rende prioritario l’aumento delle risorse destinate alla promozione e agli investimenti. Di conseguenza, e in analogia con gli indirizzi dettati nelle precedenti annate, le risorse a disposizione del Veneto sono state rimodulate tra le varie misure rispetto alla ripartizione originaria, destinando quasi 16 milioni di euro alla promozione sui mercati dei Paesi terzi, oltre 12 milioni di euro agli investimenti e 10,486 milioni di euro alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, misura oggetto del provvedimento affrontato oggi dalla Commissione. Tale cifra dovrà essere decurtata di circa 2,877 milioni di euro, destinati al pagamento dei saldi relativi alle domande presentate ai sensi del precedente bando. Di conseguenza sarà possibile destinare alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti 7.609.456,00 milioni di euro tramite un bando che indicherà le disposizioni, le condizioni e le tipologie di soggetti che potranno accedere ai benefici, l’intensità dell’aiuto, gli investimenti ammissibili, i criteri di priorità, le modalità di rendicontazione e di erogazione del contributo. “Quello approvato oggi in Commissione è un provvedimento atteso dal settore vitivinicolo e di grande utilità in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dagli effetti problematici connessi alla pandemia - ha ricordato al termine dei lavori il Presidente Andreoli - una misura che, peraltro, copre in maniera capillare ed efficace il territorio regionale attingendo a fondi di origine europea che sono stati ripartiti in via ufficiale a livello nazionale solo poche settimane fa: tra Giunta e Commissione abbiamo ritenuto non di dover indugiare oltre e di dare subito il nostro via libera a un’iniziativa attesa dal settore, un settore che sta pagando in maniera pesante gli effetti della pandemia: pensiamo, solo per fare un esempio, alla crisi dell’horeca, ai problemi e all’aumento dei costi delle esportazioni, alla chiusura dei ristoranti e ai riflessi economici che si stanno protraendo da diverso tempo e che trasversali rispetto a diversi settori, non solo al vitivinicolo, quindi, anche se il vitivinicolo, un settore in espansione e che ha attratto molti investimenti, forse ha pagato più di altri: ricordiamo che questo settore è come una locomotiva che tira l’economia, in Veneto, e questa locomotiva dev’essere riparata affinché possa continuare a correre come prima”. “Il dibattito sulla ripartizione e rimodulazione dei fondi legati all’OCM Vino - ha sottolineato la Vicepresidente Guarda - è stata l’occasione per rimarcare l’aumento delle risorse legate alla misura “Investimenti” perché in passato molte aziende erano rimaste escluse rispetto a questo elemento, mentre in realtà il vitivinicolo esige continui investimenti, data l’estrema competitività del settore. Inoltre, il dibattito di oggi ha segnato l’inizio di un confronto costruttivo all’interno della Commissione sulla necessità di un raccordo politico sul futuro del Piano di Sviluppo Rurale in Veneto: serve, infatti, confrontarsi a più livelli, a partire da quello europeo, sulle diverse priorità politiche, ma soprattutto sulle conoscenze tecniche che sono necessarie per una valutazione sull’efficacia dell’applicazione di questa misura e sull’utilizzo dei fondi, cercando di sottolineare in particolare il ruolo dell’innovazione, della ricerca, della sostenibilità, del dimezzamento dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari e della rigenerazione del nostro territorio, dell’implementazione delle iniziative di valorizzazione della produzione biologica e sostenibile e la riqualificazione dei nostri terreni perché i nostri terreni possano continuare ad essere fertili: sono queste, e solo in parte, le sfide poste dalla nuova programmazione agricola europea”. 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