Comunicato Stampa: Presentate le attività dell’Onlus UGO - Unite Gareggiamo Ovunque

8 Settembre 2025


(Arv) Venezia 8 set. 2025 -Il vicepresidente del Consiglio VenetoEnoch Soranzo(Fratelli d’Italia) ha presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa “Oriana Fallaci” di palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale, le attività della Onlus UGO - Unite Gareggiamo Ovunque, rappresentata dalla presidenteValeria Mazzucatoe dalla vicepresidenteCristina Vaccario, capitano della squadra formata da un gruppo di donne operate per neoplasia al seno che hanno scelto di trasformare la propria esperienza in energia, coraggio e movimento praticando il dragon boat, disciplina sportiva di antiche origini orientali che si svolge su imbarcazioni, decorate con testa e coda di drago, lunghe 12,66 metri e larghe 1,06, guidate da un timoniere e spinte da 20 atlete che pagaiano all’unisono, seguendo il ritmo scandito dal tamburo.
“È grande onore presentare le attività di UGO, Unite Gareggiamo Ovunque, nella sede del Consiglio regionale - ha sottolineato il vicepresidente Soranzo - perché l’associazione rappresenta un faro di speranza e di impegno concreto per moltissime famiglie, un gruppo di donne che praticano il dragon boat e che ho visto nascere quando ero presidente della provincia di Padova: da allora il sodalizio ha fatto moltissima strada, fino alla recente conquista delle due medaglie, d’oro e di bronzo, ai campionati mondiali di dragon boat a Brandeburgo. Le vittorie nella categoria BCP, dedicata alle donne operate di tumore al seno, rappresentano un trionfo non solo sportivo: sono il segno tangibile della determinazione, perché quando si lavora assieme con dedizione, passione e costanza, nulla è impossibile. Noi rafforzeremo il nostro impegno perché realtà come UGO uniscono le persone, le istituzioni e i territori; il mio, quindi, è un augurio affinché l’associazione possa continuare con successo il proprio lavoro, un impegno che mi ha colpito profondamente, pensando alle esperienze che mi hanno direttamente coinvolto: il dragon boat è uno sport, ma anche una terapia, una cura per l’anima, un messaggio fortissimo rivolto ai singoli, alle famiglie e alle nostre comunità, di cui siamo orgogliosi come veneti e come italiani”.
“Rappresento una squadra di dragon boat al femminile con un nome maschile che in inglese, peraltro, suona “You go!” - ha sottolineato la presidente Mazzucato - una scelta, per una formazione padovana, che suona quasi goliardica, nella patria della goliardia. Ma il nostro vuole essere soprattutto un messaggio di speranza, di riscatto e di rinascita dopo la malattia, attraverso uno sport sconosciuto, di nicchia. Nasciamo nel giugno 2015 all’interno della breast unit dell’Istituto Oncologico Veneto, grazie alla collaborazione con la Canottieri Padova e la Sezione Dragon Boat dell’ARCS, l’Associazione Ricreativa Culturale e Sportiva dei dipendenti dell’Università di Padova. All’inizio eravamo solo 12, oggi più di 50; gareggiamo dal 2016, con l’obiettivo di far conoscere il dragon boat come strumento di rinascita e di condivisione. Tra i traguardi più prestigiosi, nel 2018 al Festival Mondiale delle Dragon Lady per la lotta al cancro la squadra si è classificata 17esima su 125, uniche europee assieme alle fiorentine tra le prime 20. Nel 2023 in Nuova Zelanda, al Festival Mondiale IBCPC Dragon Boat, le UGO hanno gareggiato con grinta e determinazione, conquistando il 9’ posto assoluto mondiale su 92 squadre e il 1’ posto in Europa, rappresentando l’Italia con orgoglio. Quest’anno, dal 14 al 20 luglio, abbiamo partecipato non come club, ma come nazionale, ai campionati mondiali di dragon boat di Brandeburgo dove abbiamo vinto la medaglia d’oro. Il ritmo della pagaiata è un’attività benefica per il corpo: in particolare, svolge una funzione linfodrenante, restituisce forma fisica, ma soprattutto è una cura per l’anima: la barca è una metafora di vita, un’esperienza che ci accomuna, un percorso dell’anima, lento, fatto di pazienza, amore e costanza che porta a stare bene, un bene che non è così facile riavere, dopo la malattia”.
“Quest’anno ricorre anche il nostro decimo compleanno - ha ricordato Vaccario, vicepresidente dell’associazione e capitano della squadra - un traguardo molto importante dal punto di vista simbolico. Nel corso del tempo, abbiamo scoperto il nostro potenziale, nonostante l’età, la malattia e le terapie. Molte di noi non avevano mai svolto attività analoghe, e l’evento di Brandeburgo è stato per noi eccezionale: la 17’ edizione dei mondiali di dragon boat, in assoluto la più partecipata, con 33 nazioni rappresentate, 4mila atleti partecipanti e il debutto della categoria BCP, che in inglese significa Breast Cancer Paddler, ma che per noi voleva dire Belle, Cazzute e Potenti. In rappresentanza dell’Italia, 26 donne, 9 della UGO, ma con loro c’erano sul battello idealmente tutte le nostre compagne. Il piccolo small dragon boat da 12 posti (dei quali 8 erano le nostre padovane) ha consacrato le azzurre nella storia: dopo tre manche al cardiopalma, una finale al limite della perfezione, oro mondiale nei 200 metri BCP, davanti a giganti come Canada, Stati Uniti e Germania, e bronzo nei 500. Una settimana impegnativa, all’insegna delle tante gare, e soprattutto il grande orgoglio di far suonare l’inno d’Italia. L’appuntamento è ai prossimi Europei di Monaco e i mondiali di Aix Le Bain, in Francia, il prossimo agosto. E soprattutto un messaggio: il tumore non ci ha tolto la forza, ce l’ha fatta riscoprire, e fare prevenzione salva la vita”.

 

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