Comunicato Stampa: Presentato libro 'Magico Tempe- l’impossibile non esiste ancora'

(Arv) Venezia 19 giu. 2025 -Il consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde) ha presentato oggi, apalazzo Ferro Fini,assieme al presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, il volume diSimone Temperato‘Magico Tempe- l’impossibile non esiste ancora’.
Il presidenteCiambettiha introdotto la presentazione sottolineando che “il ‘Magico Tempe’ è un ciclista che contribuisce ad arricchire la lunga carrellata di atleti veneti che portano alta la bandiera di questo sport. Il filosofo greco Eraclito diceva che ‘bisogna volere l'impossibile, perché l'impossibile accada’: la capacità di superare i propri limiti è un elemento costitutivo del processo di sviluppo, di miglioramento e di crescita personale. Le imprese impossibili di Simone Temperato, penso, per esempio, alla scalata del Grappa al contrario, o alla salita sul passo Giau con mezza bici, all'ascesa dello Zoncolan dal versante di Ovaro, quello più duro, sono la dimostrazione che il ‘Magico Tempe’ non è un irresponsabile o un incosciente, ma un atleta che invece ha piena coscienza di sé, del proprio corpo e della propria intelligenza, e che proprio a partire da questa autovalutazione cerca di alzare sempre di più l’asticella”.
Renzo Masolo, che ha fortemente voluto e promosso questa presentazione, ha esternato tutta la “gioia e l’onore di avere qui ospite, a palazzo Ferro Fini, Simone Temperato, il ‘Magico Tempe’. Il suo libro è frutto di un grande lavoro di recupero dii più di 300 articoli che riassumono le sue imprese.Sfide che lanciano un importante messaggio di sportività e insegnano, soprattutto ai più giovani, come porsi degli obiettivi, comprendere i propri limiti e cercare di superarli.I ragazzi, anche grazie all’esempio di Simone Temperato, possono imparare come nella vita servano grandi sacrifici e una forte determinazione per vincere le sfide che ci vengono poste dinnanzi. Ma gli obiettivi si possono sempre raggiungere”.
Simone Temperato, bassanese, ha raccontato come è scaturita la passione per la bicicletta, “a partire dai tre- quattro anni, quando andavo in triciclo e già provavo a fare delle evoluzioni. Così mi sono innamorato di questo sport. Poi, dopo alcuni anni, mio padre mi regalò una bici da Trial, specialità che ho praticato per molti anni. All’inizio, sono stato un autodidatta, inventando tecniche e numeri e cercando di migliorarmi sempre. In Svizzera, ho iniziato a gareggiare nel primo Campionato del mondo. Mi distinguevo dai miei competitor perché anteponevo al risultato lo spettacolo che, tuttavia, era molto apprezzato dal pubblico. Ho imparato a vincere la paura, sapendo come cadere”.
“Dopo il campionato italiano vinto nel 2003 – ha continuato il suo racconto Simone Temperato - mi sono preso un anno sabbatico dalle gare, per vivere un’altra passione, quella di provare la sfida dell’impennata in bicicletta, partendo dal velodromo Mercante di Bassano, fino a cimentarmi in ardue salite, dove l’equilibrio è precario e ci vuole grande coordinazione. Ogni sfida vinta mi infondeva la voglia di alzare l’asticella e così mi sono arrampicato senza manubrio…”.
“Ho curato l’alimentazione, ho rafforzato la mia capacità di concentrazione, lavorando per migliorare l’equilibrio. E la prossima sfida sarà quella di tornare a sfidare lo Zoncolan. Ai giovani dico di porsi degli obiettivi, di avere dei sogni e credere sempre in essi, lavorando duramente per realizzarli”, ha concluso Temperato.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO