Comunicato Stampa: ‘Progetto Innocenti’ e Fondazione Gullotta per ridare speranza alle vittime di errori giudiziari

30 Luglio 2025


(Arv) Venezia 30 lug. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e il consigliere regionale bellunese Silvia Cestaro (Lega- LV), hanno presentato ‘Progetto Innocenti’, assieme a Giuseppe Gulotta, fondatore della omonima Fondazione, a Sonia Sommacal, Anna Polifroni e Silvia Da Riz, avvocati, membri responsabili della Sezione Veneto del progetto.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, nel suo intervento, ha ricordato che “gli errori giudiziari rappresentano uno dei fallimenti più gravi per uno Stato di diritto, in cui vige la presunzione di non colpevolezza. In Italia, secondo i dati dell'associazione ‘ErroriGiudiziari.com’, aggiornati al 31 dicembre 2024, si contano 31.949 casi complessivi di errori giudiziari e ingiuste detenzioni dal 1991, con un costo di quasi un miliardo di euro in risarcimenti”.
“Giuseppe Gullotta – ha aggiunto Ciambetti – dopo essere stato riconosciuto innocente, ha dato vita ad una Fondazione per promuovere la cultura giuridica, la tutela dei diritti umani e civili, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e della formazione scientifica nel campo del diritto, in particolare del sistema processuale e penale italiano”.
Il consigliere regionale Silvia Cestaro, che ha fortemente voluto la giornata di oggi, ha esternato “soddisfazione nel tenere a battesimo, qui, a palazzo Ferro Fini, assieme al presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, la nascita della Sezione Veneta di ‘Progetto Innocenti’, grazie all’impegno degli avvocati Pardo Cellini, Baldassare Lauria e Sonia Sommacal, e al fattivo contributo di altri professionisti interessati, come l’avvocato Anna Polifroni e la dottoressa Silvia Da Riz, esperta criminologa. ‘Progetto Innocenti’ fa parte di una iniziativa portata avanti dalla Fondazione Giuseppe Gulotta Onlus, riconosciuta dal governo italiano e nata per dare voce agli ultimi, alle voci inascoltate di innocenti, coinvolti in casi giudiziari, fondazione che contribuisce a rivelare gli errori giudiziari”.
“Definire Giuseppe Gullotta una persona coraggiosa è fin troppo riduttivo – ha osservato Cestari – Ha avuto un percorso tortuoso, ma non si è mai arreso, ha combattuto. Può capitare a ognuno di noi: all’improvviso, ci si trova coinvolti in un’esperienza devastante. Dobbiamo trovare soluzioni per aiutare le persone che, come Gullotta, sono vittime di errori giudiziari”.

L’avvocato Sonia Sommacal ha presentato ‘Progetto Innocenti’, “un’associazione no profit che ha come mission aiutare le persone vittime di errori giudiziari, che sono tantissime, e ridare loro speranza. Il processo di revisione è il nostro scopo: è un mezzo straordinario che può essere promosso in qualsiasi momento. ‘Progetto Innocenti’ e Fondazione Gullotta mettono a disposizione gli strumenti per poter promuovere la revisione processuale, avvalendosi di un comitato scientifico e di esperti forensi. Vogliamo ridare la libertà alle persone innocenti, ma anche ristorarle del danno patrimoniale subito, oltre che di quello morale. Ricordo che il caso Gullotta è partito da una frode processuale, dalla confessione di un omicidio che è stata estorta con violenze e minacce inaudite. E Giuseppe Gullotta, quando finalmente è riuscito ad ottenere l’assoluzione, peraltro gridata da anni, ha deciso di aiutare, di dare voce e speranza, a tutti coloro che, pur innocenti, sono stati condannati, una situazione in cui davvero in tanti possono imbattersi…”.

L’avvocato Anna Polifroni ha indicato gli strumenti che la Fondazione mette a disposizione, “supporto psicologico e legale, l’acquisizione di nuove prove o la rivisitazione di prove che possono presentare lacune, allo scopo di sostenere il procedimento di revisione del processo. Poi, in caso di esito positivo, seguiamo la successiva fase risarcitoria, con la richiesta, indirizzata a un altro giudice, di valutare e quantificare il ristoro del danno patrimoniale, morale, esistenziale e biologico, subito dalle persone condannate ma innocenti”.

“il nostro compito è quello di portare la scienza e l’amore per la scienza nel processo, tramite l’impiego del DNA, che è la prova regina del procedimento ma che, se utilizzato male, può portare ad errori giudiziari – ha affermato Silvia Da Riz, criminologa forense, investigativa, del comitato tecnico scientifico ‘Progetto Innocenti’, Sezione Veneto - Credo che la giustizia e la ricerca della verità vadano sempre perseguiti: è necessario che le condanne avvengano oltre ogni ragionevole dubbio”.

“A diciotto anni, volevo servire lo Stato, facendo il Finanziere – ha confidato Giuseppe Gullotta - Invece, lo Stato mi ha dato il ben servito…e ho trascorso tanti anni in carcere, da innocente. Grazie alla revisione del processo ho riconquistato la libertà, ma nel frattempo avevo perso per sempre la mia giovinezza, le prime esperienze, i primi amori…Così, una parte del risarcimento che ho ottenuto l’ho impiegata per dare vita alla Fondazione, che cerca di aiutare le persone innocenti, come lo ero io, a riconquistare la libertà e la vita sociale. Perché essere arrestato ingiustamente può accadere a chiunque”.

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