Comunicato Stampa: TRIESTE ABBRACCIA L’ASI AUTOGIRO D’ITALIA 2025 E INCORONA I SUOI VINCITORI

L’equipaggio Bossi-Arnoldi su Honda NSH del 1991 si è aggiudicato la classifica per le prove di abilità – precedendo dell’Oro-Rusconi su Alfa Romeo Giulia Super 1300 del 1976, equipaggio vincitore della scorsa edizione, e Zappelli-Scandurra su Ferrari F 355 GTS del 1995 - mentre il Best of Show nel Concorso d’Eleganza è andato alla Mercedes-Benz 280 SE Coupè del 1970 di Sperotto-Don.
L’epilogo della settima edizione dell’ASI Autogiro d’Italia ha avuto come cornice l’iconica e bellissima Piazza Unità d’Italia di Trieste: un colpo d’occhio straordinario, quello offerto al pubblico domenica 21 settembre, una cartolina sul golfo del capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, su questa splendida insenatura dell’alto Adriatico.
E così, dopo aver attraversato 175 comuni, 15 provincie e 5 regioni per un totale di quasi 1.200 chilometri, gli equipaggi provenienti da Tarvisio (sede dell’ultima delle sei tappe in programma) hanno concluso la maratona il cui arrivo, per la prima volta nella storia dell’evento, non è stato nella stessa località di partenza. Infatti, l’ASI Autogiro d’Italia 2025 aveva preso le mosse lunedì 15 settembre da Sanremo per poi attraversare da ovest a est l’intero nord Italia. L’ultima tappa, inoltre, ha coinciso con un momento di alto raccoglimento quando, a pochi chilometri dall’arrivo, presso il Sacrario Militare di Redipuglia, è stata deposta una corona d’alloro in onore e ricordo dei caduti della Grande Guerra.
Un’edizione – patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - che ha presentato anche la grande novità della “Staffetta dei Club ASI” composta dalle auto storiche che hanno aperto la carovana portando con sé uno speciale Trofeo, a mo’ di fiaccola olimpica, con i passaggi di mano che sono avvenuti ad ogni fine tappa. Tutte le vetture di questi “tedofori ASI” sono state alimentate da bio-carburante rientrando nel progetto ASI Net-zero Classic, che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica in particolare nel corso degli eventi dinamici. Club Auto Moto d'Epoca Astigiano, Circolo Ambrosiano Veicoli d’Epoca, Club Milanese Autoveicoli d’Epoca, Valtellina Veteran Car, Veteran Car Team Bolzano e Club Gorizia Auto Moto Storiche hanno animato la staffetta con il loro grande entusiasmo.
“L’edizione 2025 dell’Autogiro d’Italia ha avuto un significato davvero speciale – sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuro - perché nella sua titolazione era presente ASI per la prima volta. Ci rende particolarmente orgogliosi far parte di un progetto che rappresenta un’esperienza unica in uno splendido viaggio che ha abbracciato l’intero nord Italia. L’evento ha rappresentato un’occasione di aggregazione e di espressione dei valori che l’ASI promuove sin dal 1966, anno della sua fondazione. L’Automotoclub Storico Italiano è una Federazione di Club diffusi su tutto il territorio nazionale, che rappresentano l’Ente e ne compongono la struttura operativa. Da qui l’idea della staffetta con l’obiettivo di promuovere l’inclusione, il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i nostri club dislocati sui territori attraversati dal tour.”
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