Comunicato Stampa: UN EVENTO MEMORABILE PER CELEBRARE I DUECENTO ANNI DELLO STELVIO:

18 Giugno 2025

Il 6 luglio 1825 vennero inaugurati il passo e la strada dello Stelvio, che subito si posero come la via più alta d’Europa e come il passo più alto delle Alpi. I lavori vennero avviati nel 1820 seguendo il progetto dell’ingegner Carlo Donegani di Brescia, che si sviluppava sui versanti lombardo e tirolese.
Da Bormio a Trafoi si contano in tutto 84 tornanti e 6 gallerie: una bella impresa di ingegneria civile che ben presto iniziò a stuzzicare la fantasia dei primi ardimentosi automobilisti di fine ‘800. Risale al 1898, infatti, la prima “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina organizzata dall’Automobile Club Austriaco.

Duecento anni di storia sono un traguardo importante e significativo, per questo anche il mondo del motorismo storico si è mobilitato per dare vita a “200 Stelvio” in programma dal 4 al 6 luglio con la regia dei Club Federati ASI “Valtellina Veteran Car” e “Veteran Car Team Bolzano” e con i patrocini del Ministero dei Trasporti, di ASI, della FIVA (la Federazione Mondiale del Motorismo Storico) e della Rai Radiotelevisione Italiana, che sarà presente con le sue storiche Fiat 1500 del 1966 “Targa Oro ASI” e Moto Guzzi T3 850 del 1982.
“200 Stelvio” è anche il primo evento motoristico in Italia “carbon neutral”, ovvero con bilancio di emissioni di CO2 pari a zero grazie ad azioni combinate come l’uso di bio-benzina e operazioni certificate di riforestazione.

Il programma prevede attività su entrambi i versanti dello Stelvio. Venerdì 4 luglio i partecipanti su auto, moto e bici storiche si ritroveranno a Bormio e a Glorenza per l’accoglienza e la presentazione dei mezzi al pubblico. Sabato 5 luglio, alle ore 10.00 avverrà la partenza da piazza Centrale di Bormio e dal borgo di Trafoi; i due cortei faranno capolino sul Passo dello Stelvio alle ore 12.00 dopo aver percorso la strada chiusa al traffico.

Tra tutti i mezzi storici presenti (auto costruite fino al 1975, moto fino al 1950 e biciclette da corsa dagli anni ’50 ai ’70 per celebrare le imprese sportive del Giro d’Italia) verrà selezionata una rappresentanza per la “Festa dello Stelvio” in programma domenica 6 luglio.

ASI NET ZERO CLASSIC: IL MOTORISMO STORICO DIVENTA “CARBON NEUTRAL”

Proteggere il futuro del Pianeta e quello del motorismo storico allo stesso tempo, neutralizzando il bilancio di carbonio in maniera scientifica e trasparente: è questo l’obiettivo che ASI persegue con il progetto ASI Net Zero Classic, messo in opera anche in occasione dell’evento “200 Stelvio”.
Tutti i veicoli storici al via della manifestazione saranno alimentati con bio-carburante e, in aggiunta, ASI contribuirà con altri progetti sostenibili in tutto il mondo, certificati di alta efficacia: rimboschimento, progetti REDD+ per preservare ecosistemi, progetti di efficientamento energetico di alto impatto sociale ed economico, ripristino di torbiere, creazione di opportunità per comunità locali o progetti di preservazione delle mangrovie o delle praterie oceaniche di posidonie o fanerogame per il fissaggio del “carbonio blu”.

La bio-benzina è prodotta dalla Coryton Advanced Fuels, che per comporre le catene di idrocarburi utilizza carbonio di origine non fossile, quindi non dormiente nel sottosuolo. È carbonio già assorbito dall’atmosfera ad opera delle piante nella loro sintesi clorofilliana e in questo modo è possibile alleggerire il bilancio di carbonio in atmosfera di percentuali che arrivano al 65% nell’intero ciclo di vita del carburante stesso.

Una piattaforma tecnologica all’avanguardia consente di calcolare con precisione la quantità di CO2 emessa da ciascun veicolo storico (per marca, modello, a volte anche anno di produzione) per ogni chilometro percorso: chi organizza una manifestazione può quindi calcolare il proprio impatto, sommando le emissioni di anidride carbonica di ciascun veicolo iscritto e moltiplicandolo per i chilometri del percorso. Si possono inserire anche i veicoli di servizio e gli accompagnatori, grazie a tabelle dedicate ai veicoli di tutti i giorni. Una volta calcolato il totale, è possibile contribuire volontariamente in quota equivalente con altri progetti sostenibili.
L’efficacia di tali progetti è valutata da BeZero Carbon Rating e certificata secondo gli standard internazionali di verifica più rigorosi, come VERRA o GOLD. Il contributo volontario destinato a tali progetti è commisurato al totale delle emissioni che si vogliono controbilanciare e viene rappresentato dal numero di “crediti di carbonio” da acquistare, a fronte del quale viene emesso un certificato corrispondente ad ogni tonnellata di CO2 assorbita.

Per “200 Stelvio”, ASI ha deciso di sostenere concretamente tre progetti certificati ad alto rating (Brasile, Indonesia e India) che si rivolgono a tutti e tre gli aspetti della sostenibilità: ambientale, economico e sociale. Il sostegno concreto di ASI a tali progetti certificati consente in questa occasione l’assorbimento (Brasile) o il risparmio (Indonesia e India) di oltre dieci tonnellate di gas clima-alteranti, in particolare anidride carbonica.

LA STRADA E IL PASSO DELLO STELVIO COMPIONO 200 ANNI

Il 6 luglio 1825 il Cancelliere d’Austria Conte Metternich inaugurò la strada e il passo dello Stelvio dando inizio ad una grande storia: da strada militare a valico commerciale per collegare Austria e Italia, dando avvio anche a scambi turistico-culturali per portare merci e persone sul passo più alto delle Alpi.

Già alla fine dell’800 anche le prime auto a motore iniziarono la conquista dello Stelvio, che ben presto divenne teatro di impegnative competizioni come la “Alpenfahrt” austriaca, la “Coppa delle Alpi”, o la “Corsa più alta del mondo: da Trafoi allo Stelvio”.

Tutto nacque in occasione del Congresso di Vienna tra il 1814 e il 1815. Il Cancelliere Conte Klemens Metternich diede vita al “Regno Lombardo-Veneto”, una regione amministrativa dell’Impero Austriaco. Gli Asburgo cercarono di consolidare la loro base di potere e influenza creando un collegamento tra i territori austriaci e questa nuova regione. Così, nel 1818, un decreto imperiale dell'Imperatore Austriaco Franz I stabilì la costruzione di una nuova strada attraverso le Alpi Retiche in virtù di ragioni strategiche e militari.

Per il progetto fu incaricato l’ingegnere Carlo Donegani di Brescia, che seguì le seguenti tappe:
1818: stesura del progetto di fattibilità
1819: presentazione del progetto alla commissione infrastrutture austriaca
1820: approvazione del progetto definitivo e lancio della gara d’appalto, vinta dall’impresa di Pietro Poli e Antonio Talacchini
1820: nel mese di giugno vengono avviati i lavori sul versante sud (Bormio)
1823: nel mese di maggio vengono avviati i lavori sul versante nord (Prato allo Stelvio e Trafoi)

I lavori terminarono nel 1825 con il contributo di tremila operai attivi nei soli mesi estivi. La strada ultimata si presentava con 36 tornanti e 6 gallerie sul versante sud e con 48 tornanti sul versante nord. L’inaugurazione ufficiale del 6 luglio 1825 vide la salita del Cancelliere dell'Impero Austriaco Conte Klemens Wenzel Lothar von Metternich a bordo di una carrozza a sei cavalli, con l’accompagnamento della banda musicale di Burgusio (Malles) e della delegazione militare “Kaiserjäger”.

Con l’invenzione dell’automobile e con la sua prima diffusione, i costruttori tentarono subito le imprese più ardue, compresa la salita allo Stelvio, per mettere alla prova i loro mezzi. Iniziarono a diffondersi anche le prime competizioni e fu l’Automobile Club Austriaco ad organizzare per primo quella sullo Stelvio: la “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina nel 1898. Sarebbe seguita, dal 1921, la “Coppa delle Alpi”. Dal 1932 al 1939 venne organizzata la “Corsa più alta del mondo” con partenza da Trafoi.

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