Comunicato Stampa: Una nuova vetrina per il teatro in Regione Veneto nelle province di Venezia e Padova

1 Ottobre 2025

(Arv) Venezia 1 ott. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, il presidente della Sesta commissione consiliare, competente in materia di cultura, Francesca Scatto (Lega- LV), e il vicepresidente della commissione, Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), hanno presentato il progetto ‘Una nuova vetrina per il teatro in Regione Veneto nelle province di Venezia e Padova’.Francesca Scattoha aperto la conferenza stampa con una riflessione: “Con il vicepresidente della commissione consiliare Cultura, Elena Ostanel, in questi cinque anni di legislatura, abbiamo saputo fare squadra per far crescere la cultura in Veneto. Perché, quando si cerca di costruire nell’ambito della cultura, allora la forza della rete diventa indispensabile. Con questo spirito, siamo qui assieme, oggi, per presentare questa importante progettualità.” “Il teatro dal vivo non è solo spettacolo: è una vetrina culturale, un luogo dove linguaggi, idee e generazioni si incontrano – ha detto Scatto - Sullo stile di Avignone, il teatro diventa spazio di ricerca e di scoperta, capace di dare visibilità a nuove voci artistiche e di offrire al pubblico l’opportunità di vivere un’esperienza collettiva intensa e irripetibile.” “Questa funzione di ‘piazza aperta’ e di laboratorio condiviso con il territorio trasforma il teatro in un motore di crescita culturale ed economica per la comunità, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione – ha aggiunto il presidente della commissione Cultura - Come presidente, insieme al vicepresidente Ostanel, con questo progetto abbiamo voluto gettare le basi affinché il Veneto possa offrire la possibilità alle realtà esistenti di trovare sempre un palcoscenico.”“Arriva oggi a risultato un progetto a cui abbiamo lavorato fin dai primi giorni di questa legislatura – ha affermatoElena Ostanel- Abbiamo preso in carico la richiesta delle compagnie di teatro indipendenti di essere valorizzate per il lavoro che fanno nei comuni del Veneto, nelle scuole, negli spazi indipendenti, che sempre di più producono cultura di qualità. Lanciamo oggi un progetto importante, costruito con Teatro Stabile e Arteven, che abbiamo sostenuto con il presidente della commissione consiliare Cultura, Francesca Scatto, perché ci eravamo impegnate a dare sostegno ad una filiera culturale che mettesse insieme circuito istituzionale e indipendente”. “Oggi, siamo di fronte alla presenza di alcuni comuni, come quello di Este, che hanno già dato disponibilità ad ospitare una delle future edizioni di quello che sarà un evento importante per il teatro, ma anche per i nostri comuni e per chi li abita – ha aggiunto Ostanel - Immaginate il comune di Este, come quelli di Mira e Mirano, con spazi culturali aperti negli spazi storici delle mura, nei chiostri, nei teatri comunali, nei parchi. Perché quando la cultura invade i territori, non possono che beneficiarne tutti e tutte."Anna Zago, presidente di RES - Rete Spettacolo dal Vivo - ha presentato “il progetto ‘Una nuova vetrina evoluta per il mondo del Teatro professionale Veneto’, dove nessuno è escluso. Il Progetto, che abbiamo fortemente voluto, mira a sostenere la circuitazione nazionale degli artisti del territorio, contribuendo così a definire una nuova strategia culturale per il Veneto contemporaneo. Questa proposta intende rafforzare la presenza degli artisti veneti a livello nazionale, attraverso una strategia integrata di visibilità, mobilità, accompagnamento e cooperazione, con l’obiettivo di potenziare la filiera dello spettacolo dal vivo in Veneto, far emergere nuovi talenti, consolidare le professionalità esistenti, aumentare l’impatto culturale della Regione nel sistema Paese. Vogliamo creare opportunità concrete per tutti: una giuria selezionata formerà una rosa di spettacoli che parteciperà al bando. Cercheremo di coinvolgere tutto il territorio.” “Il Veneto ha le competenze, le energie e i talenti – ha evidenziato il presidente di RES - Ora ha bisogno di un’infrastruttura culturale moderna, capace di farli viaggiare, crescere, farsi conoscere e riconoscere. Questa proposta non riguarda solo gli artisti, ma il futuro culturale, economico e identitario della Regione. Investire nella circuitazione significa investire in visione, in lavoro, in comunità.” “La distribuzione dello spettacolo dal vivo è da sempre un nodo centrale dell’intero sistema culturale italiano – ha aggiunto Zago - Si producono opere di grande qualità, artisti e compagnie innovano linguaggi, parlano ai territori, costruiscono comunità, ma troppe di queste opere non riescono a viaggiare, non trovano pubblico. È una frattura culturale che non possiamo più permetterci.” “La mancanza di circuitazione significa fragilità economica, invisibilità, interruzione di percorsi artistici e professionali – ha concluso Anna Zago - Significa non riuscire a restare in vita, anche quando la qualità del lavoro è alta. E per i territori significa perdere occasioni: di crescita, di dialogo e di attrazione culturale. La distribuzione è una questione strategica: è ciò che permette a un ecosistema culturale di funzionare davvero: di essere vivo, fertile, accessibile. Non basta produrre: dobbiamo far circolare, dobbiamo connettere, dobbiamo creare reti vere tra chi crea, chi programma e chi fruisce. Per questo, oggi, serve un cambio di paradigma. Serve passare da una logica di ‘vetrine passive’ a quella di un Hub culturale attivo: uno spazio di scambio, visibilità e costruzione di futuro per le compagnie del territorio. Un luogo dove la creatività non si mostra soltanto, ma si mette in relazione, si valorizza, si distribuisce. Investire sulla distribuzione significa valorizzare, rafforzare, creare, attrarre, valorizzare i talenti, potenziare il tessuto culturale regionale, creare lavoro stabile, attrarre turismo culturale.”Luigia Businarolo, assessore alla Cultura del Comune di Este, ha osservato che “c’è il rischio concreto che tante proposte culturali, pur strutturate bene e frutto di un grande lavoro, vadano perdute. È quindi molto valida l’idea di una rete che permetta a tante realtà di mettersi in vetrina, di essere selezionate, di comunicare tra loro. Siamo molto contenti che Este sia stata individuata come una possibile vetrina, come uno spazio a disposizione per questa interessante progettualità.”Beatrice Andreose,assessoreallaTransizione Ecologica e alle Pari Opportunità del comune di Este, ha rimarcato come “il Veneto è un territorio diffuso di bellezza, arte e cultura; al suo interno, troviamo bellissime e importanti realtà culturali, collocate, non solo in posizioni centrali, ma anche nelle periferie. Tuttavia, la centralità della cultura è diffusa ovunque ed Este è una cittadina ricca di bellezze e di storia, ma anche con una importante diffusione culturale. Abbiamo diverse compagnie teatrali, anche composte di giovani, e spazi adatti ad ospitare, eventualmente, per più giorni, eventi importanti come quelli proposti oggi.”Fabrizio Panozzo, professore di politiche culturali all’università Ca’ Foscari di Venezia, ha sottolineato che “la progettualità presentata oggi è un pezzo significativo di politica culturale, perché tocca il tema della distribuzione teatrale, che è il meccanismo centrale del teatro. Le compagnie teatrali devono prendere coscienza di essere imprese culturali, che trattano risorse e devono produrre risorse, facendo uscire prodotti che devono circolare. Con il progetto ‘Proagon’ cerchiamo di fornire agli aspiranti attori competenze anche organizzative, gestionali e imprenditoriali.”Arteven, in una nota, ha salutato “con favore e fervore la prospettiva di una grande vetrina del teatro veneto da inscenarsi nel nostro territorio nei mesi a venire. L’intuizione del presidente della commissione consiliare Cultura, avv. Francesca Scatto, del vicepresidente, dott.ssa Elena Ostanel, e di tutti i componenti della commissione, è di certo fondamentale per la crescita futura delle compagnie del teatro veneto, le più giovani come le più esperte, determinanti nello sviluppo culturale e civile delle nostre comunità. Una vetrina mostra i suoi manufatti d’eccellenza: nel nostro caso, eccellenti non sono solo i manufatti, ma la vetrina stessa. Quel vetro traslucido e luminoso attraverso cui guardare il mondo che si chiama Veneto.”

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO