Nadia Toffa è morta, aveva 40 anni la conduttrice de Le Iene

ROMA

Addio a Nadia Toffa, muore a 40 anni la conduttrice delle Iene

Stamattina l'annuncio sulle pagine social della trasmissione satirica: "Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità, sfoderando tutta la tua forza". Il ricordo del Forum H2O

ROMA. Dopo una lunga battaglia contro il cancro è morta a 40 anni Nadia Toffa, storica conduttrice e inviata delle Iene. Lo ha annunciato stamattina lo staff della trasmissione tv sulle proprie pagine social. «Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all'ultimo, fino a oggi», si legge sulla pagina Facebook de Le Iene. «Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa» prosegue il post della trasmissione Mediaset, «la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro». La giornalista ha spesso raccontato anche le storie d'Abruzzo. Dall'acqua inquinata di Bussi all'elettrodotto Villanova-Gissi. Ma si occupò anche della sicurezza nelle scuole, dopo il terremoto nel Centro Italia, con un'intervista all'allora sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. E ancora, del presunto esperimento nucleare del Gran Sasso.

E proprio sulle battaglie ambientali della Toffa in Abruzzo, interviene il Forum H20. «Abbiamo conosciuto Nadia sul campo», scrivono i volontari del gruppo ambientalista abruzzese, «nei luoghi delle battaglie civili per i diritti dei cittadini. Ha dato quelle risposte e posto quelle domande che il potere rifiutava, spesso da anni. La ricorderemo, lei così famosa, per la naturale modestia e la generosità. Già malata, ci aveva sorpreso mandandoci un messaggio addirittura nella pausa della pubblicità della diretta di una delle ultime trasmissioni che ha condotto, per salutarci dopo il servizio di Filippo Roma sulle autostrade abruzzesi. Entusiasmo, abnegazione, ironia. La vogliamo ricordare come una persona rigorosa ed è soprattutto per questo che ci siamo sentiti subito sulla stessa lunghezza d'onda. Lei e i suoi collaboratori leggevano. Voleva i documenti. Le pubblicazioni scientifiche che dimostravano le criticità. Non ci ha mai fatto sconti. Ci tartassava letteralmente, noi che facciamo della lettura delle carte la base del nostro impegno. Per questo Nadia non era amata dai conformisti perché con il suo lavoro e con la sua passione sapeva spiazzare chi è privo, per opportunismo o per quieto vivere, di curiosità. La realtà non la scambiava per la sua percezione e per questo sapeva dare alle vicende che trattava il sapore della verità. È il motivo per cui da cittadini l'abbiamo amata e rimarrà a fianco delle nostre lotte, per la salute, per il territorio e per l'ambiente. Alla sua famiglia, ai suoi amici, ai suoi collaboratori e a Le Iene che le sono stati accanto in questi anni e durante la malattia, va il nostro pensiero».

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