Addio Daria Nicolodi, icona dell’horror 

L’attrice ha avuto un lungo sodalizio con Dario Argento, il saluto della figlia Asia

ROMA. È morta ieri Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice nata a Firenze il 19 giugno del 1950. A dare la notizia della scomparsa il maestro dell’horror Dario Argento, che con lei aveva un sodalizio che li aveva legati sulla scena e nella vita.
Si erano conosciuti nel 1974 durante il casting per il film Profondo rosso e dalla loro relazione nacque, nel 1975, la figlia secondogenita del regista Asia, che l’ha resa nonna di due nipoti. Da tempo lontana dalle scene Daria Nicolodi ha continuato a collaborare con Argento a vario titolo a tutti i suoi film, da Profondo Rosso dunque, a Suspiria (1977), Inferno (1980), Tenebre (1982), Phenomena (1984), Opera (1987). Prima di diventare la regina del cinema di paura all’italiana aveva esordito in tutt'altro tipo di cinema d'autore: Uomini contro (1970) di Francesco Rosi, lo «scandaloso» Salomé di Carmelo Bene, La proprietà non è più un furto di Elio Petri, col primo ruolo femminile in cartellone. Asia ha ricordato la madre su Instagram. «Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire». Aggiungendo: «Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria».