Cannavacciuolo torna in cattedra 

Nuova edizione di Chef Academy su Sky e Now Tv: «In questi ragazzi mi rivedo»

ROMA. Antonino Cannavacciuoloi n cattedra per la 2ª volta nel momento più di complicato per i ristoratori in Italia travolti dalla pandemia: da stasera su Sky e Now Tv torna a vestire la divisa da professore e mentore per 10 giovani e talentuosi cuochi, protagonisti della seconda edizione di Antonino chef academy.
«Siamo tutti stati colpiti da questa emergenza sanitaria», dice lo chef stellato , «anche se subito dopo il lokdown avevamo ripreso a lavorare nel nostro settore, tutti attenti a rispettare le regole, anche se quest’estate abbiamo visto situazioni inammissibili, assembramenti, feste, cose che si potevano evitare, c’è ora di nuovo la situazionecritica, ma di chiudere tutto non ce lo meritiamo». Poi aggiunge: «I talenti vanno coltivati e i miei ragazzi sono, nonostante la giovanissima età, dai 19 ai 23 anni, avviati, hanno esperienza in questa professione. Uccidere sogni e speranze equivale ad ammazzare il futuro del Paese. In loro , rivedo me da ragazzo». Il format riparte con unaclasse di professionisti in gara per conquistare l'ambito posto ai fornelli di Villa Crespi, ristorante stellato di Cannavacciuolo. La peculiarità di Antonino Chef Academy? «L’umanità. È un programma di idee e di materia. Ci si sporca le mani, si sviluppano spunti per ricette originali. Ci sono ospiti prestigiosi che mostrano trucchi dietro un passaggio d’alta gastronomia». La differenza con Masterchef? «Lì i concorrenti sono cuochi amatoriali. Qui professionisti». Cannavacciuolo va fiero di come guardando programmi come questo e le persone abbiano iniziato a leggere le etichette. «In Italia abbiamo dei prodotti buonissimi. La gente ha imparato a guardare cosa c'è dietro ad un prodotto, a preferire la qualità». Dieci puntate in «un percorso fatto di sfide e prove complesse, tecniche e rigorose, anche in location esterne, in cui si metteranno in campo le conoscenze professionali e personali per dimostrare di essere all'altezza della cucina di uno dei ristoranti più esclusivi d’Italia, Villa Crespi, 2 stelle Michelin, un luogo in cui la filosofia dello Chef abbina il territorio piemontese, dove sorge, con quello campano, sua terra natìa: due culture enogastronomiche che si fondono in una cucina giovane e solare.