Canzoni e spensieratezza con Carolina Benvenga e i suoi elfi “combinaguai”
Due repliche pomeridiane per lo show il 26 novembre al Teatro Circus L’attrice e cantautrice: «Le nostre avventure divertiranno grandi e piccini»
PESCARA. Un imprevisto potrebbe mettere a rischio la consegna dei regali natalizi ai bambini di tutto il mondo. Riusciranno Carolina Benvenga e i suoi amici elfi a salvare il giorno più magico dell’anno? Si potrà scoprire il 26 novembre al Teatro Circus di Pescara, dove sarà di scena lo spettacolo Un Natale favoloso… a teatro. Uno show adatto a tutta la famiglia, in un doppio appuntamento: alle ore 15 e alle ore 18. Scritto da Carolina Benvenga, con la regia di Morena D’Onofrio e le coreografie di Fiorella Nolis, lo spettacolo è prodotto da Stefano Francioni Produzioni e Ventidieci.
L’attrice, conduttrice, cantautrice e youtuber romana, volto noto di Rai Yoyo, si è raccontata al Centro in occasione della tappa pescarese del suo tour.
Uno show per i più piccoli ma adatto anche ai grandi. Come sarà questo Natale favoloso a teatro?
«Lo spettacolo è pensato per intrattenere i piccoli ed essere allo stesso tempo di gradimento per i genitori che li accompagnano. Dura un’oretta, in modo da non appesantire i bimbi. È molto dinamico e divertente, ci saranno tantissime canzoni, quasi tutte natalizie, ma anche i miei successi del canale YouTube. È una storia natalizia che ho scritto due anni fa, uscita insieme al disco-libro fatto con Sony Music. Pensando che un disco fosse una cosa un po’ obsoleta per i bambini, abbiamo preferito creare un libro che lo contenesse al suo interno. Ci sono i testi delle mie canzoni e la storia, che racconta di questi elfi un po’ combinaguai, che abbiamo portato a teatro con delle aggiunte. Sul palco cantiamo e balliamo le nostre avventure. È uno spettacolo molto carino, lo troveranno divertente sia grandi che piccini. L’anno scorso ne ero certa, ma non ne avevo ancora la riprova: quest’anno ne sono sicurissima, reduce dal successo ottenuto».
Ci sarà un coinvolgimento attivo dei piccoli spettatori. In che modo?
«Adoro interagire con i bambini, fare loro domande, chiedere il loro aiuto per risolvere quiz e indovinelli».
Qual è la forza di questo spettacolo?
«Sicuramente il fatto di riuscire ad accontentare anche i gusti più esigenti dei genitori. Quando il genitore viene a teatro e assiste allo show è contento sia perché il figlio è contento, sia perché ha trascorso un’ora spensierata, divertendosi in prima persona. Altro punto vincente è sicuramente il linguaggio, che sono riuscita a costruire in modo unico, nel senso di unico linguaggio che parla a entrambe le categorie, bambini e adulti, molto diverse tra loro».
Cosa le piace di più del suo lavoro?
«Mi piace la spontaneità dei bambini, l’imprevedibilità. Mi piace il fatto di lavorare in un ambiente molto pulito».
Com’era Carolina Benvenga da bambina?
«Ero un peperino, molto buona e tranquilla, ma anche molto decisa. Sapevo quello che volevo: non ero una che si faceva convincere. Organizzavo teatrini, mettevo seduta la mia famiglia e volevo a tutti i costi che mi vedessero intrattenerli, ballare, cantare. Ero una piccola showgirl “nana”, sono sempre stata estroversa».
Rimanendo in tema natalizio, c’è un ricordo legato al passato che vuole condividere?
«Il Natale per me è in assoluto la festa più importante. In famiglia l’abbiamo sempre vissuta con grande attesa e gioia. Il Natale per me vuol dire grandi cene, giri intorno al tavolo cantando Tu scendi dalle stelle. Con nonna, fervente credente, abbiamo sempre fatto il presepe e il più piccolino della famiglia ci metteva il bambinello. L’anno scorso è stato il primo Natale senza di lei e ha assunto un sapore più malinconico; ma, in concomitanza, è arrivata mia figlia, quindi sto cercando di non far perdere lo spirito che abbiamo sempre avuto, perché una delle cose che vorrei tramandarle è proprio quell’atmosfera, quell’amore.
L’attrice, conduttrice, cantautrice e youtuber romana, volto noto di Rai Yoyo, si è raccontata al Centro in occasione della tappa pescarese del suo tour.
Uno show per i più piccoli ma adatto anche ai grandi. Come sarà questo Natale favoloso a teatro?
«Lo spettacolo è pensato per intrattenere i piccoli ed essere allo stesso tempo di gradimento per i genitori che li accompagnano. Dura un’oretta, in modo da non appesantire i bimbi. È molto dinamico e divertente, ci saranno tantissime canzoni, quasi tutte natalizie, ma anche i miei successi del canale YouTube. È una storia natalizia che ho scritto due anni fa, uscita insieme al disco-libro fatto con Sony Music. Pensando che un disco fosse una cosa un po’ obsoleta per i bambini, abbiamo preferito creare un libro che lo contenesse al suo interno. Ci sono i testi delle mie canzoni e la storia, che racconta di questi elfi un po’ combinaguai, che abbiamo portato a teatro con delle aggiunte. Sul palco cantiamo e balliamo le nostre avventure. È uno spettacolo molto carino, lo troveranno divertente sia grandi che piccini. L’anno scorso ne ero certa, ma non ne avevo ancora la riprova: quest’anno ne sono sicurissima, reduce dal successo ottenuto».
Ci sarà un coinvolgimento attivo dei piccoli spettatori. In che modo?
«Adoro interagire con i bambini, fare loro domande, chiedere il loro aiuto per risolvere quiz e indovinelli».
Qual è la forza di questo spettacolo?
«Sicuramente il fatto di riuscire ad accontentare anche i gusti più esigenti dei genitori. Quando il genitore viene a teatro e assiste allo show è contento sia perché il figlio è contento, sia perché ha trascorso un’ora spensierata, divertendosi in prima persona. Altro punto vincente è sicuramente il linguaggio, che sono riuscita a costruire in modo unico, nel senso di unico linguaggio che parla a entrambe le categorie, bambini e adulti, molto diverse tra loro».
Cosa le piace di più del suo lavoro?
«Mi piace la spontaneità dei bambini, l’imprevedibilità. Mi piace il fatto di lavorare in un ambiente molto pulito».
Com’era Carolina Benvenga da bambina?
«Ero un peperino, molto buona e tranquilla, ma anche molto decisa. Sapevo quello che volevo: non ero una che si faceva convincere. Organizzavo teatrini, mettevo seduta la mia famiglia e volevo a tutti i costi che mi vedessero intrattenerli, ballare, cantare. Ero una piccola showgirl “nana”, sono sempre stata estroversa».
Rimanendo in tema natalizio, c’è un ricordo legato al passato che vuole condividere?
«Il Natale per me è in assoluto la festa più importante. In famiglia l’abbiamo sempre vissuta con grande attesa e gioia. Il Natale per me vuol dire grandi cene, giri intorno al tavolo cantando Tu scendi dalle stelle. Con nonna, fervente credente, abbiamo sempre fatto il presepe e il più piccolino della famiglia ci metteva il bambinello. L’anno scorso è stato il primo Natale senza di lei e ha assunto un sapore più malinconico; ma, in concomitanza, è arrivata mia figlia, quindi sto cercando di non far perdere lo spirito che abbiamo sempre avuto, perché una delle cose che vorrei tramandarle è proprio quell’atmosfera, quell’amore.