Pescara

Dal cult grottesco di Risi ai classici della rom-com: ecco i film di Capodanno

31 Dicembre 2025

Un fiume di pellicole che hanno raccontato la notte di San Silvestro, tra gli imperdibili anche la storia d’amore di “Harry ti presento Sally”

PESCARA. Che fai a Capodanno? Una delle domande più temute che fa il paio con la richiesta sugli appuntamenti di Ferragosto. La tendenza ad organizzare feste in famiglia e tra amici o a partecipare a cenoni con gli immancabili trenini allo scoccare della mezzanotte, sfida l’atteggiamento di quelli che vivono il saluto all’anno che se ne va come un momento qualsiasi. Chi rimarrà a casa, prima o dopo il fatidico conto alla rovescia, potrà scegliersi un film con riferimenti all’anno che verrà, citando Lucio Dalla. Per chi deciderà di andare a letto molto presto, una pellicola italiana del 1995 fa al caso loro: “L’anno prossimo vado a letto alle dieci” di Angelo Orlando con Valerio Mastandrea e Claudia Gerini. Per i due protagonisti, la notte di San Silvestro si trasforma in un incubo dopo aver offerto un passaggio a degli autostoppisti. Per chi vuole portarsi avanti, le cene aziendali organizzate dall’implacabile ragionier Filini sono l’ideale. “Ritmo, ritmo”, scandito dall’orchestra del maestro Canello “che aveva un altro impegno in un altro veglione”, anticipa di un’ora e mezza il brindisi di Ugo Fantozzi e compagnia bella. In un’altalena di generi, una pellicola di Marco Risi del 1998 L’ultimo Capodanno con un quasi debuttante Marco Giallini, che si snoda in maniera grottesca in un condominio romano. Un omaggio alla commedia all’italiana, recuperando la vecchia tradizione del film ad episodi, mette sotto la lente d’ingrandimento quattro ricorrenze compreso il Capodanno: I migliori giorni per la regia di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo. Realismo crudo per raccontare la solitudine nei giorni di festa, scelta o forzata, come quella di uno dei protagonisti de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana: il Matteo di Alessio Boni, nel bagliore dei fuochi d’artificio, si toglie la vita. Per gli inguaribili romantici, il lungometraggio più rappresentativo del periodo: Harry ti presento Sally (1989) del regista Rob Reiner, scomparso di recente in maniera tragica. Chi non si è immedesimato almeno una volta nei due protagonisti Billy Crystal e Meg Ryan? E dopo mille peripezie, Harry si presenta da Sally durante l’elegante festa di Capodanno con una delle più belle dichiarazioni d'amore. Si può spaziare tra L’appartamento di Billy Wilder, film culto degli anni ’60 con Jack Lemmon e l’affascinante Shirley McLane, passando dalla triste e vuota segreteria telefonica della sbadata Bridget Jones che, proprio durante il pranzo del primo dell’anno, incontrerà il suo Mark Darcy che indossa un orribile maglione, per arrivare al fortuito scambio di case ne L’amore non va in vacanza (2006) tra Cameron Diaz e Kate Winslet con un finale che vale la pena di (ri)vedere. Unica nota stonata di questa fine 2025, il palinsesto di Raidue non prevede, come tradizione, dopo il messaggio del Presidente della Repubblica, il classico Disney Gli Aristogatti per tutti quelli che vogliono fare jazz, sostituito con l’altro film d’animazione Lilli e il vagabondo.