Paolo Fresu con il Devil quartet

SPETTACOLI

Dall'estate senza grandi eventi si salva il Pescara jazz made in Italy

Il Festival dal 9 al 19 luglio al Marina e al d'Annunzio con i talenti abruzzesi e alcune delle star del jazz italiano. Da Roy Paci agli Aires Tango e a Paolo Fresu, il direttore Valori: "E' un messaggio di incoraggiamento  di cui necessita l'intero settore culturale e musicale"

PESCARA. Dall'estate senza i grandi eventi si salva il Pescara jazz in versione tutta italiana. La manifestazione è stata presentata questa mattina al Comune ed è in programma dal 9 al 19 luglio al Marina di Pescara e al Teatro d'Annunzio. Non ci saranno big mondiali del jazz, a causa dell’impossibilità di muoversi liberamente tra Paesi, ma i migliori talenti abruzzesi e alcune delle star del jazz italiano (fanno eccezione il sassofonista Javier Girotto, di origini argentine, e il suo ospite, l’americano Ralph Towner, ma ormai entrambi da decenni di casa in Italia).

PROGRAMMA E OSPITI.  Otto le serate da segnare sul calendario, alcune con un doppio concerto: si parte il 9 luglio alle 21,30 con “The Crossing”. Appuntamento sul palco di Estatica (manoifestazione della Camera di commercio al porto turistico Marina di Pescara) con Enzo Favata, special guest Roy Paci. Si tratta di una produzione originale del festival, grande dunque l’attesa per questa prima assoluta. Ecco la formazione: Enzo Favata sax soprano, clarinetto basso, flutes, keyboards, samples, live electronics; Pasquale Mirra, vibrafono, marimba midi, live electronics, samples; Rosa Brunello basso elettrico, live electronics; Marco Frattini, batteria & electronic pads. A seguire, il 10 luglio, sempre al porto turistico alle 21,30, sarà la volta di due talenti abruzzesi: la prima parte della serata è dedicata al sassofonista Max Ionata, con il suo “Hammond trio” (con Gianluca Di Ienno hammond e Nicola Angelucci batteria). La seconda parte vedrà invece protagonista il bassista Michelangelo Brandimarte che presenterà il suo nuovo album “Son(g)s”. Sul palco, oltre al leader, Ramberto Ciammarughi, pianoforte; Simone La Maida, sassofoni; John B. Arnold, batteria. Anche questo appuntamento è una prima assoluta del festival.

Ancora al Marina di Pescara, sul palco di Estatica, 11 e 12 luglio: sabato sera sarà la volta di due grandi del jazz, Roberto Gatto in “Perfect trio” e a seguire Rosario Giuliani in “Love in Translation”. Per domenica invece  attesi Francesco D’Alessandro con il suo progetto F-Army “Call to arms”, una formazione unica di quattro bassi elettrici, chitarra e batteria. A seguire Roberto Ottaviano in “Eternal Love”.

16, 17, 18 e 19 luglio ci si sposta al d’Annunzio (alle 21,15): si apre giovedì sera con il progetto “Vola vola”, di Daniele Di Bonaventura al bandoneon e l’abruzzese Michele Di Toro al pianoforte; seguire Gianluca Petrella, con la sua formazione ormai storica ispirata all'afrofuturismo (da Sun Ra all'hip hop). Sul palco Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso e le doppie percussioni di Federico Scettri e Simone Padovani. Venerdì è la volta dei famosi Aires Tango, del sassofonista argentino naturalizzato italiano, Javier Girotto, che ospita il chitarrista americano Ralph Towner. Paolo Fresu sarà la star di sabato sera: l'apprezzato trombettista si esibirà con il suo Devil Quartet (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria). Gran finale, domenica 19, con un altro talento musicale, pescarese, il pianista Claudio Filippini in solo. A seguire i “Dreamers” della cantante italiana Maria Pia De Vito (con Julian Oliver Mazzariello al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso ed Alessandro Paternesi batteria).

E non manca un workshop: il Pescara Jazz abbraccia “Cronache da un festival” in programma per il 17/18/19 luglio con Pino Ninfa che aiuterà i partecipanti a trovare il proprio percorso narrativo attraverso la fotografia, tra reportage e spettacolo. Info e iscrizioni su Facebook, pagina Studio214.

Il direttore artistico del Festival Angelo Valori, presidente di Emp (Ente manifestazioni pescaresi): "Questa edizione del Pescara jazz vuole dare l’esempio e lanciare un messaggio di incoraggiamento, organizzando concerti dal vivo, all’aperto, che possano in qualche modo colmare il bisogno di arte e condivisione. Per questo motivo abbiamo scelto come tema il respiro, "Breath" , un respiro di cui si fa portavoce il festival - il primo ad essere stato annunciato - e di cui necessita il settore culturale e musicale italiano".