Pescara

De Andrè incanta Pescara. E dal palco invoca: «Palestina libera»

8 Settembre 2025

Dal palco del Festival Dannunziano che si è chiuso ieri sera a Pescara, Cristiano De André ha chiesto 'un minuto di silenzio per questa povera gente' prima di intonare Disamistade, uno dei brani del padre Fabrizio

PESCARA. «Palestina libera, Palestina libera subito». Dal palco del Festival Dannunziano che si è chiuso ieri sera a Pescara, Cristiano De André ha chiesto 'un minuto di silenzio per questa povera gente' prima di intonare Disamistade, uno dei brani del padre Fabrizio che lui ha interpretato mirabilmente davanti a un pubblico entusiasta e commosso.

«Mi vergogno in questo momento di essere italiano. È uno schifo quello che sta accadendo», ha continuato Cristiano nel suo appello a metà concerto, accolto da un lungo applauso. E dopo il silenzio osservato dalla platea, prima di tornare ai suoi strumenti, ha sventolato la bandiera della Palestina, deposta poi sull'asta di un microfono e spostata sul pianoforte al momento del bis, chiesto a gran voce da un pubblico che avrebbe voluto prolungare la serata all'infinito.

Dai pezzi che, riarrangiati, acquistano nuovo vigore e attualità a quelli senza tempo cantati con il timbro e le movenze del padre, Cristiano, con il tour "De Andrè canta De Andrè", offre la possibilità, a chi non ha avuto la fortuna di seguire i concerti di Faber, di apprezzare il messaggio universale di album quali Storia di un impiegato e di pezzi come Fiume Sand Creek e La collina. Alla versatilità da polistrumentista Cristiano ha accompagnato nel concerto pescarese un'interpretazione inevitabilmente sentita, lasciando gli spettatori incantati, spesso fino alle lacrime. "Abbiamo voluto concludere questo festival, dedicato a un poeta, con le parole di un poeta" aveva detto il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, presentando, nel porto turistico di Pescara, l'ultimo appuntamento del Festival Dannunziano. Dal pubblico, a mezzanotte, quando Cristiano ha salutato presentando uno per uno musicisti e staff, si è alzato un 'Grazie'!