Dieci donne in mostra per le TerreMutate 

Da oggi fino al 10 marzo un’esposizione di fotografie al femminile nel Palazzetto dei Nobili all’Aquila

L’AQUILA. Otto marzo di lotta e di impegno ma anche di arte e bellezza per le Donne TerreMutate dell'Aquila che presentano, oggi alle 17, nei sotterranei del Palazzetto dei Nobili la mostra "Come piccole tracce", risultato del laboratorio di fotografia organizzato dall’associazione aquilana lo scorso anno e condotto dalla fotografa Claudia Pajewski nell’allestimento a cura di Camilla Carè. In esposizione oltre venti scatti selezionati dai dieci ritratti al femminile: Martina, Silvia, Adelia, Pamela, Marina, Miriam, Cecilia, Roberta, Emanuela, Caterina. Dieci “personagge” raccontate da ognuna delle dieci partecipanti al laboratorio, con l'appendice del racconto "Colomba” scritto da Nicoletta Bardi in ricordo delle sue ave, bisnonna e nonna. Sarà presentato anche il catalogo “Come piccole tracce” autofinanziato dall'associazione, che raccoglie una più ampia selezione di scatti (a colori) delle dieci autrici aspiranti fotografe. In ordine alfabetico Nicoletta Bardi, Diana Biscaini, Mirella Catinello, Antonella Cavicchia, Valeria Delle Donne, Marina Giovannini, Iole Mattei, Marina Rotellini,Valentina Valleriani, Alessandra Vernacotola. La mostra, allestita in collaborazione con Off Site Ar e curata da Camilla Carè, resta aperta fino a martedì prossimo 10 marzo, dalle 17 alle 20; dal 7 al 9 marzo anche dalle 10 alle 13, sempre con ingresso libero.
«Per TerreMutate, il laboratorio di fotografia è stata un'esperienza stimolante, abbiamo imparato a raccontare con lo sguardo, lo scatto fotografico, storie di donne da noi scelte», racconta Valentina Valleriani, responsabile del progetto. TerreMutate ha già lavorato sulla narrazione delle donne attraverso la scrittura, un percorso di ricerca per ritrovare il valore del confronto e della relazione fortemente alterati e rimossi in seguito al trauma del terremoto del 2009 e poi del 2016. «L'esperienza con Claudia Pajewski», rivela Valleriani, «ha rappresentato un importante originale passo in avanti nel racconto delle donne, ha permesso di approfondire le relazioni con gli spazi collettivi che le donne abitano nel territorio, riannodare i legami con la memoria, la cultura, i vissuti e i paesaggi”. Per domenica 8 marzo anche TerreMutate scenderà in piazza raccogliendo l'appello dell'iniziativa nazionale Non Una di Meno, organizzata nel capoluogo abruzzese da #8Marzoaq.
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