Il Di Sabatino trio vola in Giappone con Letizia Onorati

TERAMO. «Sono passati 10 anni dal mio primo tour in Giappone.... E 10 anni da quando mia figlia Caterina danzava col suo orsacchiotto Teddy mentre suonavo per lei». Con un post sulla sua pagina...

TERAMO. «Sono passati 10 anni dal mio primo tour in Giappone.... E 10 anni da quando mia figlia Caterina danzava col suo orsacchiotto Teddy mentre suonavo per lei». Con un post sulla sua pagina Facebook, origoglioso e teneramente stupito del correre del tempo Paolo Di Sabatino, musicista con salde radici teramane e proiettato nell’olimpo internazionale del jazz, annuncia il “Notes and words loving Japan”, nome dato alla tournèe della cantante e compositrice Letizia Onorati con il suo trio, progetto promosso da Puglia Sounds Export, con il sostegno della New Age Productions.
Tre gli eventi live jazz in terra nipponica. Sabato 21 settembre, il primo live a Osaka nel pomeriggio durante la rassegna Italia, Amore Mio! 2019 (il più grande festival del “made in Italy” in Giappone). Domenica 22, le ultime due session: la mattina Osaka e la sera al “Keystone” di Tokyo, uno dei più importanti Jazz Club della capitale nipponica. Con la cantante leccese sul palco dunque Paolo Di Sabatino, compositore, produttore artistico della Onorati; Marco Siniscalco (basso elettrico) e Glauco Di Sabatino (batteria) anche loro abruzzesi. Per Paolo Di Sabatino è un ritorno in Giappone, dunque dopo il tour del 2009. Cinque album registrati con l’etichetta nipponica Atelier Sawano, uno dei quali inserito nei dischi scelti di Billboard Japan, Di Sabatino ha suonato in tutto il mondo e ha partecipato anche a due edizioni del Festival di Sanremo (2007 con Antonella Ruggiero e 2015 con Di Michele/Coruzzi) come pianista, arrangiatore e produttore. Ha scritto per Mario Biondi, Grazia Di Michele, Michele Placido, tra i tanti. E di recente, in trio, ha accompagnato in una tournée di grande successo Fabio Concato,
Alla base di “Notes and Words Loving Japan” c’è una grande ambizione: creare un legame tra due Paesi e i loro modi di fare musica. Si tratta di un progetto che nasce come esplorazione artistica, spiega la nota di presentazione, partendo da uno studio accurato sui suoni e sui linguaggi di tradizioni differenti. Il nome trae spunto da “Notes And Words”, l’ultimo lavoro discografico di Letizia, in cui i colori e le sonorità jazz incontrano ritmi funk e samba. «Il Giappone non è poi così lontano, un po’ come i miei sogni. «Sono davvero emozionata e felice per questa nuova avventura, che mi permetterà di vivere in prima persona l’incontro tra due culture profondamente diverse grazie alla musica, linguaggio universale, che nella contaminazione diventa fonte di bellezza e ricchezza»: queste le parole di felicità di Letizia Onorati a un passo dalla realizzazione di un sogno, che la vede proiettata sulla scena internazionale e coinvolta nel ruolo di “ambasciatrice” del jazz italiano all’estero – lo scorso giugno ha calcato il palco del “National Days of Italy in Moscow”. La cantante leccese, classe 1992, coltiva, sin da piccola, gli studi di canto e musica, con il supporto di straordinari maestri esponenti del panorama jazz nazionale e internazionale: Roberta Gambarini, Rachel Gould, Mark Sherman, Jerry Bergonzi, Francesco Petreni, Maria Laura Bigliazzi, Mauro Campobasso, Fabrizia Barresi, Elisabetta Guido e Paolo Di Sabatino, diventato suo pianista, arrangiatore e produttore artistico. Viene scelta da Bob Stoloff per una borsa di studio e successivamente collabora con Flavio Boltro, Giovanna Famulari, Max Ionata, Mirko Signorile, Sachal Vasandani, Daniele Mencarelli, Bruno Marcozzi, Marco Siniscalco, Glauco Di Sabatino, Barbara Errico, Tia Architto, Sergio Corbini, Paolo Corsi, Franco Fabbrini esibendosi con loro in vari club e festival jazz. Del 2018 il suo secondo progetto discografico “Notes and Words”, per l’etichetta Incipit- Egea Music a cui segue una tournèè che la vede protagonista anche all’ Auditorium Parco della Musica, Roma.
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