Il rapper milanese Guè porta l'hip hop in spiaggia al Festival dannunziano

Appuntamento imperdibile per gli amanti del rap italiano: questa sera si esibirà allo Stadio del mare Guè Pequeno
PESCARA. Un artista sicuramente divisivo, ma punto di riferimento musicale per chi è cresciuto dai primi anni Duemila con le sue iconiche canzoni. Questa sera arriva allo Stadio del mare di Pescara Guè, con La Vibe summer tour 2025, in occasione del Festival dannunziano. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del rap italiano che gratuitamente potranno ascoltare dal vivo uno dei colossi della seconda generazione dell’hip hop nazionale. Al secolo Cosimo Fini, Guè si presenta come uno dei pionieri del genere esploso nello Stivale nei primi anni Novanta attraverso il mondo delle Posse e dei centri sociali, di cui quello più iconico a Milano, il Leoncavallo, oggetto di fatti di cronaca nei giorni scorsi. Quando Milano non era ancora al centro del movimento culturale, ma cresceva dietro la spinta dell’ambiente bolognese. Neffa, Kaos One, Esa, Tormento, gli Articolo 31 solo per citarne alcuni. Guè, figlio del giornalista Marco Fini, cresce ascoltando nel proprio walkman questi mostri sacri fino al collasso del mercato discografico e all’apparente scomparsa del rap a livello mainstream. Così, tra i banchi di scuola del Liceo classico Giuseppe Parini di Milano, conosce Jacopo D’Amico, in arte Dargen D’Amico (ex giudice di X Factor e protagonista delle ultime edizioni del Festival di Sanremo). Insieme a Francesco Vigorelli (Jake La Furia) fondano il gruppo Sacre Scuole pubblicando nel 1999 il loro primo ed unico album 3 MC’s al cubo. Come accade spesso in quegli anni, il trio diverge su alcune scelte e, mentre Dargen prende la sua strada, Guè e Jake fondano col producer Don Joe i Club Dogo, un gruppo che avrebbe cambiato il corso degli eventi nella scena rap italiana. Infatti, insieme a Fabri Fibra e Mondo Marcio, entrambi come solisti, i Club Dogo hanno riportato l’attenzione dell’Italia discografica sul genere, raccontando con uno stile crudo e disincantato la periferia milanese e tutti quei conflitti sociali ancora all’ordine del giorno. Il resto è storia, dal momentaneo scioglimento al ritorno in studio nel 2024 con un album, Club Dogo, tanto atteso dai milioni di fan da riempire palazzetti a più non posso.
Guè - la forma contratta di Guercio, il suo primo vero nome artistico, legato ad un problema fisico ad un occhio - nel frattempo, però, ha condotto una carriera da solista di grande successo, al punto da essere considerato, forse solo dietro all’amico Marracash, il rapper più influente per le nuove generazioni.
Contestazione puramente politica, racconti di vita cruda attraverso le storie di amici e conoscenti in condizioni precarie nelle periferie, l’ostentazione della ricchezza e flow unici: Pescara sicuramente questa sera, dalle ore 21, potrà cantare pezzi che hanno accompagnato la crescita di tanti ragazzi, ormai adulti e padri di famiglia, e che continuano a segnare le nuove generazioni. L’ultima apparizione televisiva risale al Festival di Sanremo 2025 dove, insieme a Tormento, Shablo e Joshua, ha gareggiato con La mia parola (chiudendo al 18° posto). Ma i veri fan lo ricorderanno per lo spettacolo nella serata cover quando ha riproposto una pietra miliare del rap italiano, Aspettando il sole proprio insieme all’idolo Neffa, con il video che ha fatto il giro del web.