Da padre in figlio, Filippo Grosso torna alle origini

Il centrocampista del Frosinone, figlio di Fabio, domenica allo stadio Adriatico sfiderà per la prima volta il Pescara, la squadra della sua città
PESCARA. Cognome pesante, piedi eleganti e cervello fino. Sin da bambino ha avuto l’etichetta del predestinato, ma non deve trarre in inganno il suo cognome. Filippo Grosso, è il figlio di quel Fabio Mundial, attuale allenatore del Sassuolo, che nel 2006 con un suo rigore fece salire l’Italia sul tetto del mondo. Generazione di fenomeni quella dei Grosso, che da Pescara hanno scritto e stanno ancora scrivendo pagine di storia del calcio italiano. Filippo, classe 2006, pescarese trapiantato a Torino, domenica sfiderà la sua città con la maglia del Frosinone. Grosso junior è anche il nipote di Giorgio Repetto, una bandiera del Pescara. Giorgio, papà di Jessica, mamma di Filippo, è stato un centrocampista di origine ligure che in biancazzurro ha scritto pagine di storia in campo e dietro la scrivania. E nonno di un 19enne che ha esordito in B il 9 maggio scorso, sempre con il Frosinone, dopo un percorso nei settori giovanili di Juventus e, appunto, quello ciociaro.
«È davvero bravo e lo dicevo al padre sin da piccolo. Aveva una marcia in più degli altri bimbi». Repetto dice poche parole sul nipote. «Fatelo crescere», taglia corto nonno Giorgio che ha gioito quando ha visto Filippo, centrocampista con il vizio del gol, segnare la prima rete in serie B: è successo il 27 settembre contro il Mantova. Fabio Grosso è nato, calcisticamente, come trequartista (alla Renato Curi e poi al Chieti), e solo più avanti è diventato terzino, ruolo consolidato fino al titolo mondiale. Il figlio è un centrocampista dotato di un buon fisico e soprattutto di una visione di gioco, quella che era nel Dna del padre e del nonno. «Poteva finire al Bayern», ha rivelato l’ex ds del Frosinone Guido Angelozzi, che l’anno scorso lo ha voluto portare in Ciociaria a tutti i costi.
Filippo Grosso è entrato nel vivaio della Juve a soli 6 anni con suo padre che stava finendo la carriera da calciatore in bianconero. Tutta la trafila alla Juve fino alla Primavera.
Due anni fa ha scelto lui di andar via da Torino (in prestito), scendendo a Frosinone dove il padre Fabio ha allenato fino al giugno 2023 portando la squadra in serie A. Papà Fabio, nonno Giorgio e adesso tocca al piccolo Filippo continuare la generazione di fenomeni.
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