In scena le eroine della Resistenza umanitaria 

All’università di Teramo Cuntaterra porta “Quando il grano maturò”, storie abruzzesi di gente semplice che salvò vite

TERAMO. L’attore, contastorie e musico Marcello Sacerdote porta all’università di Teramo il suo spettacolo teatrale “Quando il grano maturò. Storie di gente r-esistente”, prodotto dalla compagnia Cuntaterra, realtà di Brecciarola impegnata nel teatro di narrazione e nelle arti popolari, di cui è direttore artistico. “Quando il grano maturò” va in scena domani nell’aula magna del campus universitario Saliceti (ore 20.30, ingresso a pagamento). La data teramana, dopo il successo del 31 agosto al teatro Circus di Pescara, riveste un ulteriore significato poiché vicina all’ottantesimo anniversario della Battaglia di Bosco Martese, avvenuta il 25 settembre 1943 contro un battaglione tedesco. Episodio che vide l’arroccamento di migliaia tra civili e militari al Ceppo, località sui Monti della Laga a 40 chilometri da Teramo, dove si svolse quella che uno dei padri della Repubblica, l’azionista Ferruccio Parri, primo presidente del Consiglio dei ministri, definì «la nostra prima battaglia partigiana in campo aperto». La prima in Italia, e vittoriosa. Non all’epica della Resistenza armata ma a quella dei piccoli grandi gesti solidali guarda questa produzione teatrale di e con Marcello Sacerdote, che vanta le musiche originali di Vorinc e la regia di Laura Curino, autrice e attrice torinese pioniera in Italia del teatro di narrazione, qui anche autrice della drammaturgia con Sacerdote. “Quando il grano maturò” è incentrato infatti sul tema della Resistenza umanitaria in Abruzzo durante la Seconda Guerra mondiale. La narrazione di Sacerdote è un intreccio di memorie e racconti, risultato di un lungo lavoro di ricerca sul campo, tra l’analisi di fonti storiche e le interviste realizzate con i testimoni del passato, con la consulenza storica e archivistica di Nicola Palombaro.
L’Abruzzo in quegli anni fu un vero e proprio laboratorio della Resistenza, per molti versi unico in Italia, spiega Cuntaterra, citando Eric Hobsbawm, storico del secolo breve, che scrisse: «Ho sentito racconti dell’Italia, dai prigionieri di guerra, gente la cui vita era stata spesso salvata dall’aiuto del tutto disinteressato di famiglie di contadini, che non avevano nessuna particolare ragione per soccorrerli, se non quella della solidarietà umana». Lo spettacolo “Quando il grano maturò” racconta proprio questo particolare tipo di Resistenza, spiegano Marcello Sacerdote e la compagnia, «ponendosi dal punto di vista della gente comune e mettendo in scena la Storia insieme alle storie di donne e uomini che, con azioni eroiche e silenziose, espresse il più delle volte in termini di solidarietà indiscriminata e umana fratellanza, hanno contribuito in maniera fondamentale alla lotta di Liberazione del Paese. Una Resistenza che è donna: molti momenti del lavoro sono dedicati a figure femminili che in quel contesto storico furono attive su più fronti. Esperienze significative che desideriamo restituire, celebrando quella che riteniamo essere una testimonianza autentica di pace e di profondo senso civile, da rinnovare nel presente e consegnare alle nuove generazioni». La replica di domani dello spettacolo ha i patrocini del Comune e dell'università di Teramo.