L'artista Patrizia D'Andrea

ARTE

L’apologia della luce nelle tele di Patrizia D’Andrea 

 Dal 5 all’11 agosto a Villa Filiani di Pineto la mostra personale dell’artista. Il critico Leo Strozzieri: "Una delle voci più autorevoli dell’arte al femminile nel nostro Paese"

PINETO. Dal 5 all’11 agosto, nei locali di Villa Filiani di Pineto, è in programma la mostra personale dell’artista Patrizia D’Andrea (originaria di Penne), Narrazioni di luce, un riassunto del prestigioso percorso che l’ha posta all’attenzione del pubblico e soprattutto della critica, con nomi quali Vittorio Sgarbi, Carlo Fabrizio Carli, Cosimo Savastano.

A curare l’esposizione, due critici abruzzesi tra i più qualificati: Leo Strozzieri, noto studioso del Futurismo a suo tempo allievo di Rosario Assunto, e Marialuisa De Santis presidente del Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova.

All’inaugurazione partecipano i sindaci di Villa Celiera Domenico Vespa e di Pineto Robert Verrocchio. Prevista inoltre l’esibizione del soprano Chiara Tarquini, accompagnata al pianoforte dal maestro Raffaele di Berto. Presenta i relatori Elena Costa, presidente dell’Associazione editori abruzzesi. Il catalogo della mostra verrà donato ai visitatori.

Il critico Strozzieri parla di «evoluzione stilistica dell’artista ritenuta ormai una delle voci più autorevoli dell’arte al femminile nel nostro Paese». «In Patrizia c’è coabitazione e rapporto di buon vicinato della figura per lo più femminile dotata di una vena di tristezza esistenziale con scenari informali talora materici ma sempre dotati di un accentuato lirismo e spiritualità. Sorprendente poi, e questa è la cifra portante della grandezza dell’autrice, è la disseminazione sulle superfici della luce mediterranea che sappiamo essere stato sempre anche nel passato il grande cruccio di tutti i grandi a cominciare da Giotto, per non parlare i Caravaggio».