La Resistenza a Teramo: una storia che rivive in trecento fotografie

27 Settembre 2024

Momenti, personaggi e scene di vita del periodo raccolte dal presidente dell’Anpi, Antonio Topitti La mostra gratuita allestita nella biblioteca Delfico si potrà visitare fino al prossimo 26 ottobre

TERAMO. Una rassegna di trecento immagini per ricordare il periodo della Resistenza teramana. Si è alzato ieri il sipario su una mostra fotografica, a cura del presidente Anpi (l'Associazione nazionale partigiani) di Teramo, Antonio Topitti, nell'ambito delle celebrazioni dell’ottantunesimo anniversario della battaglia di Bosco Martese.
La mostra, allestita nella sala di lettura della biblioteca Delfico di Teramo, sarà visitabile con ingresso gratuito fino al prossimo 26 ottobre.
Nelle immagini, distribuite su ventuno pannelli, vengono cronologicamente raccontati i nove mesi della Resistenza teramana attraverso fatti, personaggi e scene di vita quotidiana nel periodo tra il 25 settembre 1943 (battaglia di Bosco Martese) e il 14 giugno 1944 (giorno della Liberazione di Teramo dall'occupazione nazifascista). Per la ricerca delle foto, Topitti si è servito di alcuni libri, come quello scritto dall'artista e saggista Sandro Melarangelo, dal titolo La Resistenza a Teramo, e quello del poeta e cultore di storia locale Lucio Cancellieri, dal titolo Teramo, 13 giugno 1944. L'eccidio.
La successione delle istantanee fotografiche ha inizio con le vittime del mulino De Iacobis e prosegue con le foto di martiri della Resistenza teramana come Mario Capuani, Alberto Pepe, Amedeo Parabella, Antonio Cipro e Aldo Quarchioni, dei partigiani Ercole Vincenzo Orsini e Elio De Cupis, passando per Armando Ammazzalorso (che guidava una delle formazioni partigiane più numerose), il diario manoscritto di Felice Rodomonti, i ritratti e la targa di Ettore Bianco (comandante della battaglia di Bosco Martese) fino ad arrivare al giorno della Liberazione di Teramo, il 14 giugno 1944. Su un pannello, inoltre, si possono ammirare i vari monumenti e lapidi presenti in provincia nel ricordo della Resistenza teramana.
«La foto ha un'importanza straordinaria», ha detto Topitti, «perché documenta la realtà, dando un'interpretazione inconfutabile. È un modo per mantenere vivo il ricordo di chi si è sacrificato e ha perso la vita in quei mesi drammatici».
Al fianco di Topitti, all'inaugurazione della mostra, sono intervenuti Pino Casalena e Antonio Franchi, rispettivamente segretario e presidente provinciale Anpi.
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