l’attrice e regista all’incontro della Fondazione Guido Carli 

Lezione di Claudia Gerini alla Luiss: «No alla tirannia della perfezione»

ROMA. Claudia Gerini, attrice e regista, è un’«imperfezionista». Cerca cioè di essere indipendente «dalla tirannia della perfezione e dalla dittatura dell’apparenza». È partita da qui nel pomeriggio...

ROMA. Claudia Gerini, attrice e regista, è un’«imperfezionista». Cerca cioè di essere indipendente «dalla tirannia della perfezione e dalla dittatura dell’apparenza». È partita da qui nel pomeriggio di venerdì scorso la sua Lectio magistralis nell’Aula magna della Università Luiss a Roma, curata dalla Fondazione Guido Carli. Titolo: “Imperfetti & felici. Il coraggio della fragilità contro la dittatura dell’apparenza”. Claudia Gerini – madrina del Festival del Teatro patologico che coinvolge ragazzi affetti da disabilità psichiche – ha citato i dati della Società italiana di psichiatria: dopo il Covid i sintomi di depressione e ansia nella popolazione sono quintuplicati; l’Oms segnala un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni alle prese con un disturbo psicologico. Uno su 10 fa uso di psicofarmaci. Possibili antidoti: senso di appartenenza, volontà di condivisione, capacità di donarsi. Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Carli, ha detto che «occorre un piano strategico nazionale anti fragilità per individuare azioni di sostegno su tutto il territorio. L’emergenza invisibile del disagio mentale è la pandemia del futuro. Un suicidio ogni 10 ore, siamo ai dati dei Paesi nordici. Numeri che valgono il 4% del Pil tra spese dirette e indirette». Il filo conduttore di quest’anno della Fondazione Carli sarà l’impegno sociale: il 10 maggio, per la XV edizione del Premio, sarà istituito un riconoscimento speciale per chi ha aiutato concretamente una categoria fragile. Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai, ha invitato adulti e giovani e i suoi colleghi alla «rivoluzione della gentilezza». Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha raccontato le sue «imperfezioni» e ha detto che si deve imparare ad ascoltare i giovani, «in particolare ai politici capita di non dimostrare volontà e capacità di ascoltare».