Da sinistra, Lorenzo Sospiri, Carlo Masci, Enrico Melozzi e Marco Marsilio

PESCARA

Notte dei serpenti, il concertone gratuito dell'estate / PRESENTAZIONE E PROTAGONISTI

Allo Stadio del mare sabato 29 l'evento di musica e canti popolari ideato e diretto dal maestro Enrico Melozzi con la partecipazione di Gianluca Grignani e Giusy Ferreri che cantano in abruzzese

PESCARA. Se il Salento ha la sua Notte della taranta, l'Abruzzo prova ad emularlo per la prima volta con la Notte dei serpenti, evento musicale gratuito, sabato 29 alla Stadio del mare di Pescara, voluto quest'anno dalla Regione per celebrare la cultura e la musica tradizionale. Ad idearlo e proporlo è stato il maestro abruzzese Enrico Melozzi, volto noto di Sanremo, che per l'occasione dirigerà l'Orchestra dei Serpenti e il coro, composti da musicisti e cantanti per la maggior parte abruzzesi, di origine o di nascita. Nel corso della serata è prevista anche l'esibizione di due grandi nomi del panorama musicale italiano: Giusy Ferreri e Gianluca Grignani.

Quello tra due settimane sarà in sostanza un viaggio nel tempo alla riscoperta delle origini e delle tradizioni locali, ripercorrendo la narrazione epica dell’Abruzzo, intrecciata con antiche melodie, e innalzandola a un livello più aulico grazie all’accostamento con i grandi classici di poeti e scrittori a cui l’Abruzzo ha dato i natali, da D’Annunzio a Flaiano, da Ovidio a Sallustio. Un "concertone", è stato chiamato durante la presentazione avvenuta questa mattina in Regione, dove le versioni inedite di canti popolari come “Tutt li fundanell”, “J’Abruzzu”, “La Jerv a Lu Cannet”, “Vola Vola Vola” e “Addije, addije amore” (che ha ispirato “Amara Terra Mia” rielaborata da Domenico Modugno) si elevano da antiche armonie senza intaccare l’originalità dei testi in dialetto.

Il nome della Notte dei serpenti deriva dal culto di San Domenico, che vede il suo punto apicale nell’antico rito della “Festa dei Serpari” a Cocullo, identificando nel serpente un simbolo esotico, potente, misterioso, affascinante e attrattivo.

Giusy Ferreri (foto Gianmarco Chieregato)

Giusy Ferreri presterà la sua voce a “Mare Maje (Scura Maje)”, uno dei canti della tradizione popolare abruzzese, noto al grande pubblico anche per la versione arrangiata da Nino Rota per “Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...”, film di Lina Wertmüller. Gianluca Grignani, invece, proporrà al pubblico alcuni dei suoi più grandi successi impreziositi da nuovi arrangiamenti che si rifanno alla tradizione abruzzese, tra cui “Quando ti manca il fiato”, brano co-firmato insieme ad Enrico Melozzi che per lui ha diretto l’orchestra del 73° Festival di Sanremo.

L’Orchestra dei Serpenti è composta da Roberto Gallinelli (basso), Nicola Costa e Gionni Di Clemente (chitarre), Salvatore Mufale (tastiere), Maurizio Dei Lazzaretti (batteria), Alberto Barsi (chitarra elettrica), Danilo Di Paolonicola (organetto), Armando Rosilio e Martina Zecca (voci e tamburelli), Antonio Franciosa (tamburello), Christian Di Marco (ciaramella), Carmelo Colajanni (strumenti a fiato vari), Alessandra Venura, Teresa Scalese, Anna Azzola, Stellina e Franco Palumbo (voci).

All’Orchestra dei Serpenti si unirà un coro composto dalle voci di Cinzia Cantoresi, Angela Cantoresi, Elena Cicconi, Monica Dezzi, Cristiana Falconi, Letizia Serpentini e Vincenzo Serpentini.

Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le coreografie realizzate dal corpo di ballo composto da Lusymay Di Stefano (prima ballerina), Federica Sestili, Laura Espositi e Claudio Cirsone.

Gianluca Grignani (foto SteCrovetto)

"Non conoscevo benissimo l’Abruzzo - afferma Gianluca Grignani - ma ho imparato a scoprirlo pian piano anche grazie a Melozzi, con cui, ad esempio, ho trascorso l’ultimo Natale in Abruzzo, dove ho registrato “Quando ti manca il fiato”, e mi sono trovato benissimo, sia per la gente, che per il calore che ha. Spero di poter dare a loro quello che è stato dato a me".

"La curiosità del canto popolare e il fascino della lingua dialettale mi hanno portato a condividere così un’esperienza unica e inedita da svelare durante La Notte dei Serpenti – è il commento di Giusy Ferreri – Uno stile che si presenta come raffinato, elegante, vero e talvolta crudo, aspro, passionale e drammatico. Sensazioni che ho già vissuto interpretando in siciliano con il maestro Nicola Piovani “La canzone del mal di luna”, così come “Terra ca nun senti” di Rosa Balistreri durante alcune tappe del tour in Sicilia e “Tu si na cosa grande pe me” insieme a Gennaro Cosmo Parlato nel 2011. Invece, è ancora inedita questa versione abruzzese".

Il direttore artistico e musicale Enrico Melozzi: "Come accaduto nei campi di cotone americani, dove i canti degli schiavi hanno dato origine al blues, così i canti popolari abruzzesi trovano le loro origini nelle nostre campagne, dove i lavoratori cantavano per esorcizzare la paura di morire dovuta alle condizioni estreme in cui si trovavano, motivo per cui i canti popolari si avvicinano al sacro. Con La Notte dei Serpenti ho voluto azionare un doppio meccanismo per celebrare questa parte del nostro patrimonio culturale e per trasmettere la bellezza e la poesia di questa lingua: “pop-izzare” il dialetto, ovvero dare una nuova veste ai canti dialettali attraverso una delle più particolari voci pop italiane, quella di Giusy Ferreri; “dialettizzare” il pop, traducendo in dialetto alcune delle canzoni di Gianluca Grignani che hanno segnato la storia della musica italiana".

Il presidente della Regione Marco Marsilio: "Viviamo in un’epoca in cui è entrato in crisi il mondo della globalizzazione caratterizzato da standard uniformi e linguaggi interscambiabili. Si sente sempre più bisogno di riscoprire le proprie radici più autentiche e genuine. Con la competenza e le esperienze che Enrico Melozzi ha saputo mettere in campo puntiamo a un happening che deve diventare punto di partenza per la diffusione di queste tradizioni musicali su tutto il territorio nazionale e internazionale. La partecipazione e la presenza di artisti di fama servirà per far uscire questo appuntamento dai confini regionali e richiamare pubblico da ogni parte d'Italia".

Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: "L'evento farà da trait d’union tra il Festival della Transumanza e il Festival dannunziano. Per l’Abruzzo intero anche una occasione eccezionale di marketing turistico, che ci consentirà di attrarre visitatori e far conoscere la nostra regione, con le sue risorse naturali, dal mare alla montagna, dalla tradizione al suo spirito inventivo e futuristico".

L'assessore al Turismo Daniele D'Amario: "Alla Notte dei Serpentci auguriamo partecipino in tantissimi anche da fuori regione, l'evento si colloca nell'ottica dei grandi eventi su cui la giunta regionale sta puntando per promuovere il turismo abruzzese".

Il sindaco di Pescara Carlo Masci: «E' un altro evento di rilevanza nazionale che qualifica la già ricca stagione estiva pescarese piena di manifestazioni in tutte le zone della città con lo Stadio del Mare che torna a essere il fulcro delle iniziative gratuite che coinvolgono il grande pubblico".