Pescara Jazz, il libro con le foto del sogno che dura da 50 anni 

PESCARA . “1969-2019: 50 anni di Pescara Jazz”, un libro con centinaia tra immagini storiche e scatti d’autore, il racconto fotografico di mezzo secolo di vita del Pescara Jazz.Un volume in bianco e...

PESCARA . “1969-2019: 50 anni di Pescara Jazz”, un libro con centinaia tra immagini storiche e scatti d’autore, il racconto fotografico di mezzo secolo di vita del Pescara Jazz.
Un volume in bianco e nero che ripercorre la colonna sonora di un festival internazionale e della sua città, Pescara, città in crescita, vocata al nuovo, all’esplorazione dei linguaggi artistici, alla definizione di una propria identità contemporanea a partire dalla rinascita post bellica a oggi. Un sogno che continua nel voler trarre nuovo slancio dalla “tradizione”, la straordinaria avventura del primo, più antico festival italiano consacrato alla musica afro-americana per eccellenza, il jazz che ha fatto di Pescara una ribalta internazionale.
Bill Evans, Duke Ellington, Ella Fitzgerald, Miles Davis, Chet Baker, Sarah Vaughan, Charles Mingus, Sun Ra, Astor Piazzolla, Art Blakey, Keith Jarrett. Ieri al parco delle Naiadi, oggi al teatro monumento a D’Annunzio sul lungomare Sud di Pescara, tutti i miti del jazz hanno suonato al festival inventato e nutrito fino all’età adulta dal suo patròn storico, Lucio Fumo. Una narrazione infinita che l’Ente Manifestazioni Pescaresi presieduto dal maestro Angelo Valori, oggi direttore artistico del Pescara Jazz, ha voluto racchiudere in un elegante catalogo di oltre duecento pagine selezionando 260 scatti – per buona metà realizzati da Paolo Iammarrone, curatore della selezione – così celebrando il festival estivo più glam della città adriatica. «La mia generazione», scrive Valori, curatore del volume, «è cresciuta con l’immagine straordinaria di un festival che nasceva nei giorni in cui l’uomo conquistava la luna, tramandandoci l’idea di una città che voleva volare alto anche nella cultura e nel benessere immateriale. Una rassegna musicale che ha precorso i tempi e che ha trovato nello spirito del jazz la sintesi tra memoria e futuro».
Diversi e qualificati gli interventi in prefazione al libro, di Ted Gioia, Stefano Zenni, Francesco Martinelli, Enrico Bettinello, Lucio Fumo, Paolo Fresu, Corrado Beldì, Jan Ole Otnaes. Le immagini sono tratte da Archivio Ente Manifestazioni e C.a.do.f., e scattate da Stefano Celiberti, Gino Di Paolo, Giuseppe Iammarrone, Paolo Iammarrone, Luigi Nasalvi, Giancarlo Roncaglia, Roberto Sala, Andrea Straccini, Tonino Tucci. Redazione e selezione testi Paolo Ferri, progetto grafico Roberto Sala, impaginazione Camilla Lantieri, stampa Igr Chieti. Il volume è distribuito gratuitamente ai possessori di un abbonamento dell’ultima edizione del festival. Hanno sostenuto l’operazione Comune di Pescara, Regione Abruzzo, Mibact. Come annunciato ieri dal sindaco Carlo Masci durante la presentazione del libro a Palazzo di Città, Gabriele D'Annunzio e il jazz sarà il connubio da esplorare nel corso del nuovo anno. Riqualificazione e rilancio del teatro D'Annunzio «coperto e funzionante tutto l'anno» l'impegno preso dal Consiglio regionale per riposizionare il festival Pescara Jazz a livelli di protagonismo assoluto.
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