Pezzopane: quelli sono inni all’odio per le donne 

La protesta della parlamentare aquilana del Pd. La marsicana Ottavi (Forza Italia): schiaffo alla morale

L’AQUILA. «È inaccettabile la partecipazione ad una manifestazione canora, seguita da milioni di telespettatori delle reti pubbliche, qual è quella del Festival di San Remo, di Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi come queste: “Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia./Balla mezza nuda, dopo te la da./Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà (...). Frasi orribili, chiaramente istiganti alla violenza sessuale sulle donne e al femminicidio». Stefania Pezzopane, parlamentare aquilana del Pd ha protestato contro la presenza del rapper Junior Cally al prossimo Festival di Sanremo, con una nota inviata alla Commissione di vigilanza sulla Rai della Camera e al Comitato per i minori del ministero dello Sviluppo economico. «È gravissimo», ha aggiunto Pezzopane, «che un’azienda pubblica qual è la Rai ritenga di dover dare spazio a chi nelle sue “canzoni” include testi ignobili, veri e propri inni all’odio contro le donne. La Rai, azienda pubblica, ha il dovere di svolgere un ruolo forte, determinato, costante, nel contrastare la violenza di cui le donne sono vittime, per l’affermazione della cultura del rispetto, della civiltà. Concedere spazi e visibilità a chi canta testi che istigano allo stupro sarebbe decisione gravissima, indegna. Le parole hanno un peso, un significato, e non possono nascondersi dietro un vile e improponibile principio di “creatività” dell’artista. Quelle parole pesano come macigni, sono lame affilate che istigano all’odio di genere, all’inciviltà».
Sul tema dei testi del rapper romano è intervenuta, ieri, anche un’altra esponente politica in Abruzzo, Lucia Ottavi, di Forza Italia a San Benedetto dei Marsi. «Accettare quell’uomo sul palco di Sanremo è uno schiaffo alla morale di noi italiani», ha detto Ottavi. «Non possiamo permetterlo e sono pronta ad incatenarmi davanti al Teatro Ariston per impedirlo. E’ vergognoso», ha aggiunto Ottavi che ha creato un gruppo social sul tema, che Cally «salga sul palco di Sanremo in veste di big della canzone italiana. Un’offesa alla nostra tradizione che ha sempre cantato l’amore e la vita. Cally ha scritto una canzone che è un vero e proprio inno alla violenza sulla donne. Per di più nel video, che definisco scandaloso, si vede una ragazza incappucciata con le mani legate dietro la schiena».
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