patrimonio immateriale dell'umanità: Conferenza internazionale
Riti della Passione di Gesù Atessa guarda all’Unesco
ATESSA. «Il primo passo verso il riconoscimento anche della “Passione” di Atessa come patrimonio immateriale dell'umanità»: è questa l’intenzione degli organizzatori della conferenza internazionale...
ATESSA. «Il primo passo verso il riconoscimento anche della “Passione” di Atessa come patrimonio immateriale dell'umanità»: è questa l’intenzione degli organizzatori della conferenza internazionale che si svolgerà sabato 30 settembre nell’auditorium Italia in piazza Garibaldi.
Il titolo dei lavori, inizio previsto per le 16.15, “Manifestazioni e riti della Settimana santa. Un patrimonio da salvare. Un’eredità comune da trasmettere”, racchiude il vero spirito di queste manifestazioni, non solo uno spettacolo ma un ponte tra passato (un patrimonio da salvare) e il futuro (un’eredità da trasmettere).
La “Passione di Gesù” di Atessa è una rappresentazione giunta, quest’anno, alla sua 33ª edizione. È nata da un’idea di don Angelo De Ritis e la cui prima edizione risale al 1975. Che la sacra rappresentazione atessana abbia nel tempo raccolto un successo crescente, segno di impegno e serietà nell’organizzazione, è rappresentato dall’ambito riconoscimento del 2021, quando è entrata a far parte di Europassione per l’Italia, associazione nazionale costituita da 31 città nelle quali si mettono in scena sacre rappresentazioni della Passione di comprovata tradizione e ricerca storica. Atessa è l’unico comune abruzzese a far parte del sodalizio che annovera, tra gli altri, Matera, Caltanissetta, Nettuno, Alcamo, Loreto. Ad Atessa si allestisce uno spettacolo suggestivo e mistico tra le strade e i vicoli.
Sabato prossimo l’iniziativa, organizzata da Ate-Tixa Studium Asp, si svolge con l’alto patrocinio della Regione Abruzzo e con la partecipazione dell’arcidiocesi Chieti-Vasto, comune di Atessa, Europassion, parrocchia di San Leucio e la Pro Loco. Dopo i saluti di, Giulio Borrelli, sindaco di Atessa, e don Loreto Grossi, parroco di San Leucio, sono previsti interventi di Ilenia Tumini, assessore comunale alla cultura, Giuseppe Rancitelli, presidente dell’Ate-Tixa Studium, Thomas Hummel, segretario generale di Europassion – Passio Domini in Europe, Flavio Sialino, presidente nazionale Europassione per l’Italia, Patrizia Nardi, consulente tecnico scientifico per l’Italia per il progetto “Per una prospettiva Unesco”, don Emiliano Straccini, direttore ufficio diocesano Chieti-vasto per la pastorale del turismo religioso, Sandro Di Addezio, presidente regionale Unpli. Conclude Daniele D’Amario, assessore regionale al Turismo e beni Culturali: modera Adele Cicchitti, presidente di MuseAte. Tornando alla “Passione di Atessa”, essa è allestita, in uno spettacolo suggestivo e mistico, nel centro storico: l’antico quartiere di Santa Croce, attraversando vicoli e vie ai più sconosciuti, passando per le Porte di Santa Margherita, San Giuseppe, e dell’Arco ‘Ndriano. Ogni anno ci sono alcune novità, le ultime: il monumentale palco in piazza Garibaldi, che rappresenterà il Calvario: largo 15 metri e alto quasi 6 con i tre crocifissi di 9 metri. L’ingresso nell’Europassione per l’Italia è stato un passaggio di non poco conto per la Passione di Atessa perché è stato riconosciuto l’ingente patrimonio storico-culturale che essa ha sviluppato nel solco di quelle tradizioni che si tramandano fin dal Medioevo, con testi vecchi di secoli, capaci di coinvolgere ogni anno non centinaia di attori e figuranti di ogni età.
Il titolo dei lavori, inizio previsto per le 16.15, “Manifestazioni e riti della Settimana santa. Un patrimonio da salvare. Un’eredità comune da trasmettere”, racchiude il vero spirito di queste manifestazioni, non solo uno spettacolo ma un ponte tra passato (un patrimonio da salvare) e il futuro (un’eredità da trasmettere).
La “Passione di Gesù” di Atessa è una rappresentazione giunta, quest’anno, alla sua 33ª edizione. È nata da un’idea di don Angelo De Ritis e la cui prima edizione risale al 1975. Che la sacra rappresentazione atessana abbia nel tempo raccolto un successo crescente, segno di impegno e serietà nell’organizzazione, è rappresentato dall’ambito riconoscimento del 2021, quando è entrata a far parte di Europassione per l’Italia, associazione nazionale costituita da 31 città nelle quali si mettono in scena sacre rappresentazioni della Passione di comprovata tradizione e ricerca storica. Atessa è l’unico comune abruzzese a far parte del sodalizio che annovera, tra gli altri, Matera, Caltanissetta, Nettuno, Alcamo, Loreto. Ad Atessa si allestisce uno spettacolo suggestivo e mistico tra le strade e i vicoli.
Sabato prossimo l’iniziativa, organizzata da Ate-Tixa Studium Asp, si svolge con l’alto patrocinio della Regione Abruzzo e con la partecipazione dell’arcidiocesi Chieti-Vasto, comune di Atessa, Europassion, parrocchia di San Leucio e la Pro Loco. Dopo i saluti di, Giulio Borrelli, sindaco di Atessa, e don Loreto Grossi, parroco di San Leucio, sono previsti interventi di Ilenia Tumini, assessore comunale alla cultura, Giuseppe Rancitelli, presidente dell’Ate-Tixa Studium, Thomas Hummel, segretario generale di Europassion – Passio Domini in Europe, Flavio Sialino, presidente nazionale Europassione per l’Italia, Patrizia Nardi, consulente tecnico scientifico per l’Italia per il progetto “Per una prospettiva Unesco”, don Emiliano Straccini, direttore ufficio diocesano Chieti-vasto per la pastorale del turismo religioso, Sandro Di Addezio, presidente regionale Unpli. Conclude Daniele D’Amario, assessore regionale al Turismo e beni Culturali: modera Adele Cicchitti, presidente di MuseAte. Tornando alla “Passione di Atessa”, essa è allestita, in uno spettacolo suggestivo e mistico, nel centro storico: l’antico quartiere di Santa Croce, attraversando vicoli e vie ai più sconosciuti, passando per le Porte di Santa Margherita, San Giuseppe, e dell’Arco ‘Ndriano. Ogni anno ci sono alcune novità, le ultime: il monumentale palco in piazza Garibaldi, che rappresenterà il Calvario: largo 15 metri e alto quasi 6 con i tre crocifissi di 9 metri. L’ingresso nell’Europassione per l’Italia è stato un passaggio di non poco conto per la Passione di Atessa perché è stato riconosciuto l’ingente patrimonio storico-culturale che essa ha sviluppato nel solco di quelle tradizioni che si tramandano fin dal Medioevo, con testi vecchi di secoli, capaci di coinvolgere ogni anno non centinaia di attori e figuranti di ogni età.