Marco Patricelli premiato al Museo Reale di Varsavia

STORIA

Saggista abruzzese fra i sei premiati al mondo in Polonia

Marco Patricelli ha ricevuto a Varsavia il riconoscimento internazionale "Testimone della storia" per l'attività di ricerca e di divulgazione degli avvenimenti polacchi del Novecento e della contemporaneità

PESCARA. Il saggista abruzzese Marco Patricelli ha ricevuto nella cornice del Museo Reale di Varsavia il premio internazionale "Testimone della storia" attribuito dall'Istituto nazionale per la memoria (IPN) di Varsavia per «l'attività di ricerca e di divulgazione della storia polacca del Novecento e della contemporaneità». I premiati sono sei in tutto il mondo, dopo che una commissione ha valutato i lavori dell'ultimo biennio. Prima di ricevere il premio l'autore è stato ricevuto in privato dal ministro polacco dell'Istruzione e Scienza, Przemyslaw Czarnek.

«Ricevere un premio è sempre un onore - ha detto Patyricelli, che è di Pescara, durante il suo intervento -, riceverlo da duemila chilometri di distanza come "Testimone della storia" è poi qualcosa di straordinario e di unico. È un riconoscimento al mio lavoro, al mio impegno e all'amore che ho per la Polonia e per il suo popolo. Una passione nata in Conservatorio, quando suonavo Chopin, Szymanowski, Wieniawski, Paderewski, Lutoslawski, o studiavo le partiture di Penderecki, ed è proseguita all'università, quando mi sono laureato con una tesi sulla politica estera polacca tra le due guerre. La Polonia è stata ed è al centro dei miei interessi: con questo premio - ha concluso - ho un motivo in più per essere orgoglioso di questo legame speciale con voi e la vostra storia. È un onore e un impegno. Spero di esserne degno».

Patricelli vanta una consolidata esperienza bibliografica sulla storia del Paese dell'aquila bianca, con la pubblicazione di saggi tradotti in diverse lingue come "Il volontario" (edito in Italia da Laterza), prima biografia in Europa del capitano Witold Pilecki che si fece rinchiudere ad Auschwitz per testimoniare al mondo ciò che accadeva nel lager nazista, "Morire per Danzica" (Bellona) che ripercorre la crisi del 1939 che sfociò nel secondo conflitto mondiale, diversi contributi sul 2/o Corpo d'Armata del generale Anders in cui militava la formazione irregolare italiana della Brigata Maiella, di cui è stato da poco pubblicato un volume da Rusconi. Patricelli è già "Bene Merito" di Polonia e decorato dal Presidente della Repubblica della Croce di ufficiale per meriti culturali.