L'attrice palermitana Teresa Mannino in scena con "Sento la terra girare"

L'INTERVISTA

Teresa Mannino: «A teatro vedo persone migliori» 

L’attrice a Pescara con “Sento la terra girare”  «L’Abruzzo con i suoi lupi e orsi è il luogo per me»

PESCARA. Preferisce il mondo reale a quello virtuale: il primo lo abbraccia ogni giorno, per strada, dalla finestra di casa, negli occhi di sua figlia, dal palcoscenico. Nella vita vera coglie il seme della risata. Il secondo semplicemente non le interessa. E anzi, stretta al suo bel contatto con le persone, lo trova piuttosto sopravvalutato, anche come strumento di comprensione dei tempi.
Teresa Mannino, 49 anni, palermitana, comica, ha tanta voglia di capire quello che veramente sta accadendo intorno e dentro gli esseri umani. Le sue armi per farlo sono l’ironia stupita e l’empatia con la gente, di cui condivide dubbi, paure, ottimismo, desiderio di farcela. E risate. Così i suoi spettacoli teatrali sono un successo dietro l’altro. Lei sul palco chiacchiera, ride, sbuffa, pensa a voce alta e sogna assolutamente insieme al pubblico. Ora è in tournée con “Sento la terra girare” e martedì, 22 gennaio, farà tappa a Pescara – ore 21 Teatro Massimo – data, organizzata da Alhena Entertainment, che ha registrato già in prevendita il sold out.
Uno show scritto dalla stessa Teresa Mannino con Giovanna Donini e nel quale l’artista si confronta anche con la regia. In una scenografia minimale e raffinata l’attrice siciliana “emerge” da un armadio in cui è stata chiusa per mesi, forse anni. Apre le ante e un raggio di luce artificiale la acceca, esce apre gli occhi e legge. Legge che il principe Harry si sta sposando e che l’asse della Terra si sta spostando. Si butta stranamente sulla notizia meno glamour. «Com’è possibile che l’asse terrestre stia variando?» si chiede. «Finché sparisce la primavera, cambiano le stagioni, ma l’asse della Terra… Pare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, i Poli diventino più leggeri e l’asse si sposti», si domanda perplessa. «Come quando, al parco, il compagno strafottente che hai di fronte scende dal dondolo e ti fa cadere giù. Bastardo!». Legge che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo: gli animali si estinguono a ritmo allarmante, nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge «più tamarri che paguri». Legge che non c’è più acqua da bere e aria da respirare. Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vede la pubblicità del filo interdentale per cani: «Segno certo», pensa, «che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba! Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news, di bonus bebè». Fuori dall’armadio Teresa scopre che il mondo va a rotoli, «rotoli di carta igienica». Allora cerca delle strategie ecologiche, per la Terra e per la mente. Per la vita. Questo servirà a migliorare la situazione del pianeta o le complicherà solo l’esistenza?

Teresa Mannino

Teresa Mannino come gira questa terra, bene o male?
Gira su un asse che si è spostato e questo mi ha spaventato e sapere che i tedeschi hanno cominciato a fare i furbi mi ha spaventato ancor di più. Cedono i punti di riferimento, ma sono ottimista, riusciremo, con una grande mobilitazione di massa, a riequilibrare il nostro pianeta.
Lei ha fatto studi filosofici, questo sostiene la sua ironia? Le sono serviti nella comprensione delle cose?
Più che l’ironia, che è qualcosa in me più legata alla mia famiglia d’origine e alla mia terra, la filosofia mi ha aiutato a diventare più analitica, appassionata dell’uomo, ha acuito la curiosità su come ci muoviamo e ci interfacciamo, tra di noi e con il resto degli esseri viventi. E studiare serve sempre.
È un momento particolare per la comicità, il caso di Luca e Paolo su Toninelli dice che si riapre la strada delle censure o stiamo perdendo la capacità di ridere di noi stessi in questo Paese?
Intanto bisogna distinguere tra quello che ci viene comunicato dai media e il resto e il Paese reale. Io ho il privilegio di incontrare gente reale a teatro e vedo una Italia attenta, ironica e autoironica. Io scherzo col pubblico, prendo in giro e la gente capisce benissimo, sa ridere in modo consapevole. Si parla di spettacoli di intrattenimento. Io mi annoierei a intrattenere, io con la risata voglio trattenere, mi piace idea che sia la risata che differenzia l’uomo dagli animali, come diceva Aristotele. Io penso, anzi vedo che siamo belli. Lo vedo a teatro, certo un mondo circoscritto, il pubblico che ti ha scelto, ha voglia di muoversi, fisicamente (uscendo di casa) ed emotivamente, quindi è particolare, ma io vedo cose belle, non solo nella storia e nella cultura di questo Paese, ma nelle persone.
Cosa fa ridere Teresa?
Di recente a Taranto con il pubblico ho riso veramente tanto. Rido con le amiche, mia figlia, il mio compagno, con chi condivido intimità e pensieri.
E tra gli attori comici del passato quali la divertivano?
Totò e tutti i suoi gregari, la grande Tina Pica: con pochissimo – uno sguardo, un modo di camminare, quella voce... ! Da piccola ridevo moltissimo. Ecco quel genere di comicità.
Cosa le piace vedere a teatro?
Vado poco, perché sono spesso in tournèe, ma non mi perdo mai Emma Dante, pozzo di ispirazione e talento.
Lei fa tv, cinema, teatro, dove è più a suo agio?
Dove sono ora: teatro.
Le piace il cinema?
Sa che mi piace? I documentari, di qualsiasi tipo.
E la televisione?
Non ce l’ho neanche, cioè a Milano sì, ma non l’accendiamo mai. In Sicilia non ho proprio l’apparecchio. Non c’è questa abitudine.
Come se la cava con i social?
Con tutto quello che ho da fare io proprio non troverei il tempo. Io guardo dalla finestra, sto con gli amici, mi piace il reale, il virtuale non mi attrae. Passeggio, chiacchiero, mi faccio l’Italia da Sud a Nord e viceversa – meravigliosa, – e ho tanto da vedere, tante perle da guardare. Mi piace quello che ho davanti. Ma non è “snobberia”, è desiderio d’altro.
E conosce l’Abruzzo?
Non abbastanza, mi piacerebbe fare passeggiate sulle vostre montagne, venire per lavoro e poi magari in vacanza. Ci sono gli orsi, i lupi, un luogo magico. Sì, credo che sia adatto a me.
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