Torna RisorgiMarche con formula anti Covid  

Il festival nei luoghi colpiti dal sisma ideato da Neri Marcorè propone 18 concerti tra borghi e musei

ANCONA. Anche RisorgiMarche, il grande festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma del 2016, si adatta alle misure anti Covid e lancia la sfida della ripartenza, oltre che dei territori terremotati, anche del settore della musica dal vivo, uno dei più penalizzati dalla pandemia.
La kermesse rinuncia ai grandi prati dove ha portato dal 2017 artisti e decine di migliaia di spettatori che hanno così avuto modo di scoprire i paesaggi delle Marche e sperimenta una nuova formula, con 18 concerti più intimi dislocati tra borghi, siti archeologici, piazze ed escursioni all’alba e al tramonto.
Una formula che garantisce il distanziamento, il censimento del pubblico e ingressi e uscite separati. Ad annunciarlo in videoconferenza Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, che hanno anche illustrato la prima parte di un programma che prenderà il via sabato 18 luglio dai resti del Teatro Romano Falerone e che vedrà artisti del calibro di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Ambrogio Sparagna, La Banda della Ricetta, Peppe Servillo & Solis String Quartet, Ziad Trabelsi e Carthage Mosaik, Enzo Avitabile e Dente. Immutata la vocazione solidale del festival, nato per volontà del marchigiano Marcorè: «Quest’anno ci troviamo con una problematica in più legata all’emergenza Covid», ha detto l’attore. «Ma a noi piacciono le difficoltà. E sono state moltissime le sollecitazioni dei Comuni». La manifestazione, finanziata con fondi Mibact per la musica dal vivo nel cratere sismico, è sostenuta dalla Regione. «Insieme abbiamo un duplice obiettivo», osserva l'assessore a Cultura e Turismo Moreno Pieroni: «mantenere alta l’attenzione su quei territori bellissimi e valorizzarne sempre più l’economia, dando respiro ad attività commerciali e a concittadini che uscivano da un grande dramma». La possibilità di valorizzare musei, chiese, abbazie e piazze è stata apprezzata da Daniela Tisi, consigliere Icom (International Council of Museums), organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali associata all’Unesco: «È un evento che permette una riscoperta dei luoghi della nostra cultura». In questa edizione, ha spiegato Marcorè, si punterà sul turismo di prossimità: «Quando si va a seguire un concerto consigliamo di rimanere in zona per conoscere musei, opere d’arte e strutture del territorio, magari fermandosi a dormire». Tra le novità, la prenotazione obbligatoria gratuita per censire i partecipanti, un biglietto solidale a 5 euro e uno “sostenitori” da 20, il cui ricavato andrà interamente ai Comuni. Altra novità è il pagamento degli artisti, che nelle edizioni precedenti avevano partecipato a titolo gratuito. «Ce lo siamo imposti», ha detto ancora Marcorè «perché il settore degli spettacoli dal vivo è stato il più colpito e vogliamo manifestare concretamente il nostro rispetto per artisti, musicisti e tecnici». Il cartellone è in divenire, gli aggiornamenti verranno pubblicati sul sito e sui social di RisorgiMarche.