Esperienza, visione e resilienza: storia e consigli di Lanfranco Pescante per l’hospitality business

Nel settore dell’hospitality, tra luci soffuse e ambienti curati Lanfranco Pescante non è solo un imprenditore che si è distinto nel panorama internazionale dell’hospitality business, ma è la rappresentazione di come la determinazione e la capacità di visione possano cambiare radicalmente il destino di una persona.
Il lavoro e l’esperienza: un investimento per il futuro
La storia di Lanfranco inizia lontano dall’Italia, quando a quindici anni la lascia e arriva negli Stati Uniti con una grande voglia di imparare e di mettersi alla prova nel mondo del lavoro. Da lavapiatti, a runner, cameriere, barista… ha svolto ogni ruolo, senza mai considerarne uno meno degno dell’altro.
Ogni turno era una lezione ogni cliente una prova. È proprio in questo ciclo continuo di osservazione e apprendimento che si forgia la sua visione imprenditoriale.
A 19 anni grazie al suo duro lavoro diventa assistente del general manager di un noto ristorante. Ma anche questa conquista, per quanto gratificante, non basta. Perché il suo sogno era più grande: non gestire per conto terzi, ma creare da zero.
Dall’organizzazione di feste a una nuova idea di business
Il suo primo esperimento imprenditoriale prende forma con la stessa spontaneità con cui si accendono le idee migliori: feste organizzate in case abbandonate.
Eventi curati, con personale attento e con una visione che puntava a ricreare ogni volta un’esperienza indimenticabile.
Quel talento non passa inosservato: locali e ristoranti iniziano a chiedere la sua consulenza per la gestione degli eventi.
Nasce così la Nocturnal Hospitality Group, con cui rivoluzionò il panorama degli eventi, combinando performance di celebrità, grandi spettacoli e una gestione impeccabile dei locali.
Il Nocturnal Hospitality Group e il Franklin Manor: sogno personale, progetto rivoluzionario
Il Nocturnal Hospitality Group fondato con tanto impegno è il marchio, il progetto che ha permesso di dare il via a tutto.
Questo è il brand con il quale ha aperto diversi locali, tra cui anche uno dei più famosi e tra i primi aperti da Pescante: il Franklin Manor.
Il Franklin Manor, locale icona che incarna perfettamente il concetto di “esperienza”, parola chiave nel lessico imprenditoriale di Pescante.
Lontano dal modello tradizionale di locale, il Franklin Manor un ibrido tra bar, live concert venue e nightclub, ha saputo miscelare al meglio atmosfera, design, musica e ospitalità in una formula che rompe gli schemi.
È qui che l’approccio di Lanfranco trova la sua forma più pura: offrire ai clienti un luogo dove vivere un momento unico, costruito intorno a emozioni autentiche e dettagli curati.
Dietro al successo del locale, però, c'è una lunga sequenza di porte chiuse, diffidenze, investitori che non credevano in lui.
Ma ogni ostacolo ha alimentato la sua determinazione. Con business plan sempre più precisi e un'energia instancabile, è riuscito a dimostrare che l’esperienza, quella vera, si costruisce sul campo.
Dal locale alla visione globale: un modello replicabile, ma mai omologato
Il brand Nocturnal Hospitality Group divenne così la base per una crescita esponenziale. Negli anni, Lanfranco replica il suo modello in nuove città e Paesi, portando il suo brand a espandersi dall’America all’Europa, fino ad arrivare a nuovi mercati extra europei.
Non si tratta di semplici aperture, ma di veri e propri adattamenti culturali e logistici. Ogni struttura è unica, ma mantiene intatta la firma di Pescante: maniacale cura del dettaglio, coerenza identitaria e attenzione costante all’esperienza del cliente.
L’hospitality secondo Pescante: un’arte relazionale
Per Lanfranco, ospitare vuol dire creare una relazione che si costruisce attraverso ogni elemento dell’ambiente. Nulla è lasciato al caso: la scelta dei materiali, le luci, l’aroma di un cocktail, il tono della voce del personale.
Ogni dettaglio è parte di un racconto, ed è proprio questo storytelling sensoriale che fa la differenza tra un locale qualunque e un’esperienza che rimane impressa nella memoria.
In un’epoca in cui tutto è standardizzabile, lui sceglie la personalizzazione. Dove molti vedono clienti, lui vede persone. E in questo sta uno dei pilastri del suo successo.
Il valore umano: team e leadership come asset strategici
In un settore spesso soggetto ad alta rotazione del personale, Pescante ha costruito la sua rete imprenditoriale su un principio semplice: il benessere del team genera benessere per il cliente. Investe nella formazione, motiva con incentivi e dà fiducia.
Lavorare con lui significa sentirsi parte di un progetto. E questo coinvolgimento si traduce in energia positiva, in un servizio empatico e attento, capace di trasformare anche un semplice drink in un’esperienza memorabile.
Sostenibilità: non una moda, ma un dovere imprenditoriale
Oggi Pescante è tra coloro che riconoscono nella sostenibilità non solo un valore etico, ma una leva strategica. Non basta eliminare la plastica o usare luci a basso consumo: serve una visione sistemica.
Per questo ha avviato programmi interni di formazione per il personale su pratiche ecocompatibili, ottimizzazione dei consumi, gestione responsabile delle risorse.
I suoi progetti guardano al futuro con l’intenzione di ridurre l’impronta ecologica delle sue attività, integrando soluzioni sostenibili in ogni fase del processo.
Per lui, sostenibilità significa anche educare il cliente senza rinunciare a comfort e qualità, offrendo un’esperienza green che non suoni forzata ma naturale.
Oltre il business: una lezione di visione e resilienza
La storia di Lanfranco Pescante è la dimostrazione che il talento, da solo, non basta. Servono metodo, sacrificio, ascolto, e la capacità di rialzarsi ogni volta che qualcosa non va secondo i piani.
Non ha ereditato un impero, lo ha costruito. Non ha chiesto scorciatoie, ha lavorato con coerenza e pazienza. E oggi, il suo percorso è un faro per chi crede che l’imprenditoria sia, prima di tutto, un atto di coraggio.
Lanfranco Pescante è l’esempio concreto e umano di come il successo possa essere raggiunto anche partendo da zero. Purché si abbia una visione chiara, la capacità di rischiare e, soprattutto, la volontà di non smettere mai di imparare.