A Scoppito il parco aperto ai bambini diversamente abili

Il dolore per la morte di Emanuele (2 anni) diventa amore: i genitori mobilitano volontariato, enti, Comune e ultrà

SCOPPITO. Quando il dolore si trasforma in amore: festa grande ieri a Scoppito per l’inaugurazione del “Parcobaleno”, un parco giochi inclusivo realizzato dal Comune e dall’Associazione Onlus “Una storia felice”, nata in memoria del piccolo Emanuele Longo, scomparso a 2 anni e mezzo per una malattia genetica rara.

Scivoli, altalene e giochi anche per i disabili realizzati in quattro mesi grazie all’aiuto di numerose associazioni, singoli cittadini e ditte che hanno montato gratuitamente i giochi. Ieri al taglio del nastro a stringersi attorno a papà Antonio Longo e mamma Chiara Gallo c’è stata l’intera comunità che in questi mesi ha risposto e collaborato positivamente a varie iniziative benefiche volte alla raccolta fondi del “Parcobaleno”.

«Dopo il funerale di Emanuele abbiamo deciso di trasformare la generosità in giochi», ha spiegato Antonio Longo. «Questo parco giochi è contro l’esclusione e nel rispetto della diversità». Soddisfatto per il grande cuore che ha dimostrato la comunità di Scoppito il sindaco Marco Giusti. «Dopo le prime difficoltà tutto è andato nel migliore dei modi. Si sono avvicinati a questo progetto molti ragazzi che hanno dato un contributo umano. Scoppito ha un gran numero di bambini e la loro crescita è una sfida complessa da affrontare al meglio». Prima del taglio del nastro la comunità ha ricordato Emanuele con una messa, poi c’è stata la presentazione del libro “Dipende da voi” con la storia del bimbo raccontata dalla mamma Chiara. Nel corso della cerimonia non è mancato lo scambio di doni tra il Comune, i genitori di Emanuele e i Red Blue Eagles, che con la loro generosità hanno fornito il proprio contributo alla realizzazione del “Parcobaleno”.

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