L’AQUILA. Tantissima gente ha voluto salutare Tiziana Umbrico, la mamma scomparsa a soli 45 anni dopo una malattia. La chiesa di Pettino non è riuscita a contenere tutte le persone che hanno voluto testimoniare vicinanza alla famiglia e rispetto per una donna straordinaria. Tutti stretti al marito Roberto e ai figli Daniele e Sofia. C’erano familiari, parenti, colleghi di lavoro vecchi e nuovi, le mamme dell’associazione Mamme per L’Aquila, i ragazzi e i dirigenti del Nuovo Basket Aquilano, gli amici della montagna, il senatore Liris e il vice sindaco Daniele e tutti gli aquilani la cui strada si è incrociata in qualche modo con la sua. Significativi i passaggi dell’omelia di Don Dante. Il sacerdote ha detto che è grande chi su questa terra conduce una vita saggia e senza macchia, senza fare cose eccezionali magari, e Tiziana è stata un esempio. «Cosa dire a chi rimane», si è chiesto. «Che è andata via troppo presto? Per noi si, perché sicuramente aveva ancora tante cose da fare, ma dobbiamo pensare che si è solo trasferita nella casa del Signore per vivere la sua eterna giovinezza». Emozionante il momento della lettera da parte del marito. «Non è facile ma proveró a continuare a sorridere», il senso, «perché lei rimane dentro di me e nel sorriso dei figli rivedo il suo ogni giorno». Gli ex colleghi Transcom hanno affidato il ricordo a una lettera come quelli della System House che hanno voluto ricordarla così: «Con lei abbiamo trascorso anni di lavoro e amicizia. Ci ha donato ogni giorno il suo splendido sorriso, indimenticabile. È sempre stata gentile, disponibile, con tutti e in ogni momento. Ha affrontato la malattia che l’ha portata via con il suo immenso coraggio e la sua forza, dando lei sostegno a chi le era vicino».  

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