Alberi per gli orsi abruzzesi

Il ricavato del calendario servirà a piantare frutteti

PESCARA. Alberi da frutto per gli orsi abruzzesi. Questa la destinazione dei diecimila euro che Il Centro e la società editrice Carsa hanno sottoscritto a favore del Parco nazionale d’Abruzzo devolvendo all’ente i proventi della vendita del calendario 2008 dell’orso Bernardo, un successo editoriale e una manifestazione di forte solidarietà nei confronti del Parco.

 Moltissime sono state infatti le richieste di acquisto arrivate via e-mail da tutte le regioni italiane a testimonianza della forte emozione provocata dall’uccisione a fine settembre 2007 dell’orso Bernardo e di altri due esemplari di orsi marsicani.

 L’assegno di 10mila euro, formato “signor Bonaventura”, è stato consegnato idealmente ieri dal direttore del Centro Luigi Vicinanza, dal Consigliere delegato Domenico Galasso e dal presidente di Carsa Roberto Di Vincenzo al presidente del Parco nazionale d’Abruzzo Giuseppe Rossi. Alla piccola cerimonia erano presenti anche l’assessore regionale all’Ambiente Franco Caramanico, il direttore dell’assessorato Antonio Sorgi, il direttore del Parco d’Abruzzo Vittorio Ducoli, il direttore editoriale di Carsa Oscar Buonamano.

 Il ricavato del calendario dunque si trasformerà in un frutteto. Anzi in più di un frutteto che il Parco pianterà in alcune valli frequentate abitualmente dai 40-50 esemplari di orso marsicano che vivono nel territorio protetto e nelle zone limitrofe. Si tratterà in prevalenza di meli e peri, in parte domestici ma in buona parte selvatici, come la mela limoncella, che il Parco sta riscoprendo assieme a “cultivar” antichi e spesso a rischio di estinzione, ha spiegato Rossi, proprio come gli orsi che di frutta sono grandi consumatori.

 I lettori del Centro e tutti gli amanti della natura che si sono appassionati alla vicenda dell’orso Bernardo potranno assistere al taglio del nastro del primo frutteto nel corso di una festa all’aperto seguita da un’escursione didattica nei territori dell’orso. «L’iniziativa del calendario», ha detto Rossi, «è stata seguita con interesse da tutto il mondo italiano dei parchi».

 Anche perché l’orso, ha aggiunto il direttore Ducoli, «è una bandiera di grande suggestione». Apprezzamento per l’iniziativa del Centro e di Carsa «di forte sensibilizzazione per la protezione della natura» è stato espresso anche dall’assessore regionale Caramanico. (cr.re.)