All’Aquila celebrate le nozze del professore detenuto 75 giorni in Albania, presente anche il sindaco Biondi

Il docente era rientrato in Italia dopo la scarcerazione su cauzione, dichiarando di volere «sposare la mia Vanessa», anche lei ricercatrice Univaq, e di voler tornare alla vita accademica e privata
L’AQUILA. Nozze al Palazzetto dei Nobili dell'Aquila per Michele D'Angelo, docente dell'Università del capoluogo abruzzese, e Vanessa Castelli. Una cerimonia civile celebrata dal sindaco, Pierluigi Biondi, alla presenza di familiari, amici e colleghi, che arriva dopo i 75 giorni di detenzione di D'Angelo nel carcere di Fier, in Albania, in seguito a un incidente stradale per il quale le autorità locali gli contestano la violazione delle norme sulla circolazione e l'abbandono del veicolo.
Il docente era rientrato in Italia dopo la scarcerazione su cauzione, dichiarando di volere «sposare la mia Vanessa», anche lei ricercatrice Univaq, e di voler tornare alla vita accademica e privata all'Aquila. Nel corso della cerimonia, il sindaco Biondi ha parlato di unione "dal sapore speciale", legata al ritorno a una "serenità ritrovata" dopo i mesi difficili trascorsi lontano dalla città. Il primo cittadino ha rivolto agli sposi un augurio di "buona vita insieme", sottolineando la vicinanza dell'amministrazione comunale e della comunità aquilana. Alla cerimonia hanno preso parte anche studenti e rappresentanti del mondo universitario che avevano seguito la vicenda, a partire dal rettore dell'ateneo del capoluogo, Fabio Graziosi. Sul piano giudiziario restano in corso in Albania gli sviluppi sul procedimento che vede coinvolto D'Angelo, che ha confermato la propria disponibilità a collaborare con le autorità. In ogni caso, la giornata al Palazzetto dei Nobili segna per la coppia un momento di passaggio.

