Alto Aterno, rientro a scuola con le scosse

Montereale, sui banchi tra 10 giorni: dubbi per gli edifici in muratura. E manca il preside

MONTEREALE. Senza sindaco, senza commissario e, ora, anche senza preside. Non si trova nessuno che voglia fare da reggente. A 10 giorni dal ritorno sui banchi, i 300 alunni di Montereale e i loro genitori vivono ore d'ansia per lo sciame sismico e d'incertezza sul rientro. C'è un solo Musp che ospita anche la media di Capitignano. Gli altri edifici? Tutti in muratura, a Montereale e nelle frazioni di Cesaproba e Marana. Cagnano anticipa al 16. Campotosto manda i bimbi ad Amatrice.

EMERGENZA SCUOLE. Tra le tante emergenze del centro principale dell'Alta Valle dell'Aterno c'è anche quella scolastica. Il 20 settembre è previsto il rientro in classe. Ma dove? Nessuno è in grado di dirlo. Se pure l'ufficio scolastico regionale trova difficoltà a nominare un dirigente «reggente» il rischio dell'abbandono di queste zone è davvero reale. Del resto, dal 2012 è previsto l'accorpamento dei due istituti di Montereale e Pizzoli. Per la nomina serve l'assenso dell'interessato. Ma a dieci giorni dalla prima campanella i dubbi sono tanti. Quelli principali, ovviamente, sono legati alla stabilità e sicurezza degli edifici scolastici. Uno solo viene ritenuto super-sicuro, il modulo provvisorio che ospita la media di Montereale e Capitignano e dove si vorrebbero far convergere anche tutte le scuole elementari. Gli altri edifici sono tutti in muratura. Si va dal polo per l'infanzia di Montereale a quello delle frazioni di Marana e Cesaproba, tutti risistemati dal Provveditorato alle opere pubbliche. Saranno edifici sicuri? Il paese si divide anche su questo. In tanti premono per andare al Musp che non ha la capienza necessaria per poter ospitare tutti. Tanto che fu chiesto (dall'allora sindaco Lucia Pandolfi) un preventivo per l'ampliamento: 300mila euro. E non se ne fece più nulla. Ci sono, poi, due cantieri bloccati: quello della scuola elementare di Montereale e quello della media. Sul loro destino c'è un grosso punto interrogativo.

CAGNANO ANTICIPA. Gli 80 alunni di Cagnano Amiterno (tutto l'istituto ne ha 501) torneranno a scuola in anticipo, il 16 settembre. La decisione è stata presa dal collegio dei docenti dell'Istituto comprensivo di Pizzoli. Il sindaco Donato Circi ha rassicurato i genitori: le verifiche effettuate dai tecnici dell'Università sull'edificio sono confortanti. In previsione di eventuali sgomberi a causa del persistere delle scosse, il Comune e la scuola hanno richiesto alla Protezione civile l'installazione di alcune tende nel piazzale. Alla riunione convocata per fare il punto della situazione in merito allo sciame sismico hanno partecipato, oltre al sindaco e ai genitori, il dirigente scolastico Antonio Lattanzi, la presidente del consiglio d'istituto Alda Bellini e la professoressa Dilla Camodeca in rappresentanza dei docenti. Nell'edificio scolastico di San Cosimo, che ospita infanzia, elementari e medie, sono già state condotte le verifiche e alle famiglie verrà fornita tutta la documentazione sulla sicurezza dello stabile.

CAMPOTOSTO, RIETI. Chi ha risolto il problema alla radice, con l'«espatrio» forzato, sono gli alunni di Campotosto. Nel centro montano è più facile mandare i figli a scuola nella vicina Amatrice, già aquilana ma oggi in provincia di Rieti, che farli scendere a Pizzoli di cui faceva parte il plesso fino all'anno scorso. Il Comune, tra mille difficoltà, tenta di tenere in piedi una materna. Ma è davvero dura. Intanto, il Tar dell'Aquila ha sospeso, con ordinanza, la graduatoria di assegnazione dei moduli abitativi provvisori nel Comune di Campotosto. In attesa di pronunciarsi nel merito, i giudici amministrativi hanno riconosciuto che è «illegittima» e «irrituale» la formulazione di una doppia graduatoria tra persone che avevano presentato domanda entro il 9 ottobre 2009 e persone che si erano aggiunte dopo. In questo caso la ricorrente, una residente di 99 anni, che aveva ottenuto un alloggio in una zona ritenuta impervia e troppo distante dal centro abitato, a beneficio di altri assegnatari con punteggio inferiore che invece avevano avuto casa in posizione più centrale, ha ottenuto l'annullamento del verbale. Il caso Map di Campotosto ha scatenato la bagarre politica a colpi di manifesti, lettere e accuse a una presunta «cricca». La ricorrente è stata rappresentata dall'avvocato Luciano Bontempo.

GIOVANI IN CAMPO Nel giorno di quasi-tregua per le scosse (una, di magnitudo 2,3 Richter, è stata avvertita alle 18,46 nel distretto sismico Gran Sasso) un gruppo di giovani di Montereale, Capitignano, Barete e altri centri limitrofi si sono riuniti e hanno deciso di implementare l'attività dell'associazione Pubblica assistenza (che esiste e opera dal 1986) aggiungendo al servizio di soccorso con le ambulanze anche un gruppo di Protezione civile. Hanno aderito, con entusiasmo, una trentina di giovani, i quali hanno attivato contatti con altri volontari della Calabria per mettere insieme le esperienze e rimboccarsi le maniche in un momento difficile per il paese.
(ha collaborato Romana Scopano)

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