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Alunni spogliati a scuola: maestra marsicana a processo

È accusata di abuso dei mezzi di correzione su 16 bimbi, tre genitori parte civile. L’episodio a Villavallelonga per un presunto furto durante la festa di Carnevale

VILLAVALLELONGA. È finita sotto processo con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione e durante la prima udienza ha chiesto di poter patteggiare la pena. Si tratta della maestra della scuola primaria di Villavallelonga che a marzo dell’anno scorso aveva perquisito una ventina di alunni, costringendo alcuni di loro anche a spogliarsi, perché si era accorta di non avere più nella giacca circa 30 euro.

Nel capo d’imputazione a carico di L.E.F., originaria di un paese del circondario, è riportato: «Quale maestra elementare in servizio presso il complesso scolastico di Villavallelonga abusava dei mezzi di correzione a lei concessi nella sorveglianza ed educazione degli alunni».

I fatti, come ricostruito nella dettagliata relazione portata in Procura dal comandante dei carabinieri della stazione di Trasacco, il maresciallo Armando Croce, risalgono al 4 marzo dello scorso anno. A rivolgersi ai militari sono stati i genitori, scioccati da quanto era stato raccontato loro dai figli. In quel giorno a scuola c’era stata la festa di Carnevale. Alla fine i bambini erano pronti in fila sul corridoio per uscire quando la maestra ha impedito loro di raggiungere il portone. Secondo le accuse, i maschietti sono stati mandati in bagno, insieme a tre femminucce, le altre bambine sono state trattenute in un’aula. I bambini sono stati invitati a perquisirsi l’un l’altro e ad alcuni è stato detto anche di scendersi le mutandine. Il tutto per cercare i 30 euro. Ai genitori, che intanto fuori non capivano il ritardo nell’uscita, come accertato da Croce, è stato detto che i figli stavano ancora facendosi le foto ricordo. Poi il racconto dei piccoli e la denuncia ai carabinieri. Di quanto accaduto era stato informato sia il dirigente scolastico Michele Valentino Manna, sia direttore dell’ufficio scolastico regionale abruzzese Ernesto Pellecchia. Dopo circa due mesi di assenza la maestra era tornata a scuola, raggiunta solo da un richiamo disciplinare. I genitori si sono ribellati e così la decisione dello spostamento in un altro istituto. La maestra, tramite i suoi avvocati, ha chiesto il patteggiamento.

Il giudice Stefano Venturini ha fissato la prossima udienza per il 10 febbraio 2016. Le parti offese nel giudizio sono 16, tutti bambini. Tre genitori si sono costituiti parte civile. Le loro difese sono affidate agli avvocati Carla Vicini e Carlo Polce.

Magda Tirabassi

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