Ammanchi al condominio: avviata indagine sui debiti

Utenze non pagate, fornitori rimasti a secco: giallo su un buco da 35mila euro Tra decreti ingiuntivi e fatture inevase amministratrice finisce nel mirino

L’AQUILA. Rientrati a casa dopo tre anni dal sisma, stanno ora vivendo un nuovo terremoto. Sono i residenti in un condominio di Pettino, i quali rischiano di doverci rimettere i soldi di tasca propria per risanare i conti dell’amministrazione del loro immobile. Ne hanno parlato in più di un’occasione nel corso delle loro assemblee. E sono intenzionati ad andare fino in fondo alla questione. Un fatto emerso al momento del passaggio dalla precedente amministrazione del condominio a quella attuale, sotto la quale sono stati avviati dettagliati accertamenti tesi a ricostruire la complessa situazione dei conti. E qui sarebbero emerse le prime anomalie, alcune delle quali risalgono ai lavori post-terremoto.

Ammanchi di cassa, fornitori non pagati, spese non giustificate, mancati adempimenti di natura contabile e fiscale. Un dossier è stato consegnato, nei giorni scorsi, agli investigatori, chiamati a dare un nome e un volto ai responsabili di quanto accaduto. Secondo alcuni accertamenti si tratterebbe, complessivamente, di un ammanco pari a circa 35mila euro, che certificherebbe la situazione debitoria del condominio stesso nei confronti di alcuni soggetti esterni, tra i quali anche Enel energia e Gran Sasso acqua spa. Quest’ultima, secondo quanto si è appreso, avrebbe già attivato, col proprio ufficio legale, la procedura di recupero attraverso un decreto ingiuntivo per una somma pari a circa seimila euro.

Avanzano soldi anche un’impresa di pulizie (1100 euro), una ditta che si occupa della manutenzione degli ascensori (per mille euro) e una compagnia assicurativa (stessa cifra). Ma l’esposizione più pesante, pari a circa 25mila euro, è nei confronti di una ditta che aveva fornito gli infissi, che ha avuto soltanto un anticipo e reclama il resto.

L’ulteriore anomalia sta nel fatto che molti fornitori stanno agendo nei confronti del condominio con atti notificati alla vecchia amministratrice, che risulterebbe irreperibile. Insomma, una matassa che soltanto l’indagine potrà riuscire a dipanare. La situazione di stallo rischia di impedire anche all’attuale nuova gestione del condominio di attivare correttamente la contabilità oltre alla verifica ed eventuale rettifica del pregresso.

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