Ancora nessuna traccia di Karol Brozek, proseguono le ricerche del disperso sul Gran Sasso

Ieri era stato ritrovato vivo uno dei due cani al seguito dell'escursionista polacco, ecco gli ultimi aggiornamenti
L'AQUILA. Proseguono anche oggi le ricerche di Karol Brozek, l'escursionista polacco disperso sul Gran Sasso dal 19 novembre. Le squadre sono tornate in azione dalle prime ore del mattino, concentrandosi anche nell'area di Vado di Corno, sotto la Valle dell'Inferno, e nella zona retrostante Monte Aquila. Monitoraggi anche alla luce del ritrovamento di Pirat, uno dei due cani che accompagnavano Brozek. L'animale è stato individuato vivo nei pressi dell'impianto 'Le Fontari', a Campo Imperatore, da un carabiniere forestale libero dal servizio. Aveva ancora al collo il collare rosso ed era in condizioni critiche, denutrito dopo oltre venti giorni trascorsi in ambiente ostile. Pirat è stato affidato alla Guardia di finanza e trasferito in una clinica veterinaria per cure e accertamenti.
Il cane potrebbe essere rimasto vicino al padrone e poi essere sceso a valle spinto dalla fame e dall'istinto di sopravvivenza. In queste ore emergono anche alcuni testimoni che riferiscono di aver incrociato il cane in quota. All'Aquila è arrivata intanto Diana, sorella di Brozek, con un'amica polacca residente in Italia. È stata lei a riconoscere Pirat e continua a seguire le operazioni, aggrappata alle ultime tracce del Gps dell'orologio Garmin del fratello, segnali però risalenti a diversi giorni fa. Dalle ricostruzioni, Brozek sarebbe salito verso il Corno Grande intorno alle 8 del 19 novembre, per poi ridiscendere fino a quota 2.800 metri intorno alle 13: orari compatibili con le immagini delle telecamere di Campo Imperatore.
@RIPRODUZIONE RISERVATA

