L'AQUILA

Arrestati in sei per la notte di violenza nella struttura sanitaria di Bazzano / VIDEO

Sono tre maggiorenni e tre minorenni: hanno rapinato tre pazienti di soldi, sigarette e psicoformaci e impossessati di contanti custoditi in una stanza

L'AQUILA. Avevano approfittato dell’assenza, in quell’orario, degli operatori socio sanitari e della minorata difesa dei tre pazienti presenti, in quel momento, all’interno dell’appartamento adibito a struttura socio sanitaria residenziale destinata ad ospitare soggetti maschili con disturbi psichiatrici in riabilitazione in carico al Centro di salute mentale dell’Asl di L’Aquila

In sei, tre maggiorenni e tre minorenni, lo scorso 23 gennaio, in piena notte, si erano introdotte all’interno del suddetto appartamento, di proprietà del Comune,  in località Bazzano- Progetto C.A.S.E. ed avevano messo a segno una violenta rapina. A seguito delle indagini della Squadra mobile di L’Aquila coordinate dalla Procura ordinaria e di quella presso il Tribunale per i Minorenni per loro sono scattate le misure cautelari emesse dai competenti giudici dei due Tribunali, eseguite nelle prime ore di oggi: in carcere uno dei tre maggiorenni, un romeno di 27 anni, agli arresti domiciliari gli altri due maggiorenni, un macedone ed un italiano entrambi di 19 anni, e collocamento in comunità per i tre minorenni, 2 italiani rispettivamente di 16 e 15 anni ed un cubano di 16 anni.

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Rapina nella struttura Asl, le indagini della Squadra mobile dell'Aquila
I sopralluoghi della polizia nell'appartamento al Progetto Case e che hanno portato ai sei arresti

Secondo una nota della questura, le indagini hanno permesso di ricostruire che, quella notte, alle ore 4 del mattino circa, dopo aver suonato ripetutamente al campanello dell’appartamento ospitante i tre pazienti vulnerabili ma in fase di riabilitazione, dopo che uno di loro aveva aperto la porta, i 6 indagati si sono introdotti con irruenza e sotto la minaccia di una spranga di ferro di circa mezzo metro, facendo valere la loro superiorità numerica, hanno costretto le vittime a non muoversi e consegnare i soldi, le sigarette e gli psicofarmaci.

Inoltre, una volta appreso dalle vittime, che tutti i beni erano custoditi in una stanza degli operatori sanitari chiusa a chiave, hanno sfondato la porta di ingresso spezzando il telaio con spallate, calci e con la spranga di ferro e si sono impossessati di 1.481 euro in contanti, in parte trovata nella disponibilità dei singoli pazienti e in parte nella loro cassa comune che è stata forzata. Gli indagati si sono appropriati, inoltre, di 6 confezioni di psicofarmaci destinati agli ospiti della struttura e di proprietà dell’ASL di l’Aquila, di una stecca di sigarette, dei documenti di identità degli stessi, nonché di due carte di credito. L’intervento coordinato della Squadra mobile ha consentito di ricostruire l’intera vicenda e di offrire pronta tutela alle persone offese.