Arrivano a Sulmona altri 25 profughi Riapre la Casa Santa

Costano da 27 a 35 euro al giorno, faranno lavori utili in città La struttura è stata adeguata dopo il blitz dei carabinieri

SULMONA. Tornano i migranti nella struttura di corso Ovidio di proprietà della Casa Santa dell’Annunziata. Sono venticinque i nuovi ospiti, diversi da quelli che l’ente aveva accolto il 7 maggio scorso e che, nell’aprile scorso, erano dovuti andar via in seguito al blitz dei carabinieri del Nas. I militari avevano accertato una situazione di sovraffollamento, oltre a carenze igienico-sanitarie e strutturali.

Lo stabile è stato adeguato alle prescrizioni della Asl e del Comune, come annunciato dal presidente dell’Ipab Casa Santa, Dario Recubini.

«L’edificio è stato completamente adeguato alle disposizioni dei Nas e del Comune e, in quanto tale, la struttura risulta idonea per accogliere un nuovo flusso di migranti», conferma Recubini, «e la cosa ci fa piacere, come al resto della città che continua ad accoglierli bene».

Il riferimento è anche al comitato “Sine solo”, composto da circa 300 persone, che nei mesi scorsi si era occupato di raccogliere beni di prima necessità per l’arrivo improvviso dei profughi. I migranti sono arrivati in città in seguito alla partecipazione della Casa Santa a un bando nazionale sull’accoglienza, che prevede rimborsi dalla Comunità europea che vanno dai 27 ai 35 euro giornalieri per il vitto, l’alloggio e l’inserimento sociale di ognuno di loro. Integrazione che ha visto uno dei due bimbi ospiti in città sfilare nei mesi scorsi alla Cordesca, la Giostra cavalleresca dei bambini. In più, nei mesi scorsi sarebbe dovuto partire il progetto di spazzamento della città a opera degli ospiti della Casa Santa, che ha poi subito uno stop in seguito al commissariamento del Comune e che dovrà ripartire. Il progetto, che rientra nel protocollo d’intesa siglato lo scorso 9 novembre fra il Comune di Sulmona e l’Ipab Casa Santa dell’Annunziata, mira a risolvere il problema della passività dei profughi, rafforzando il processo di integrazione e inclusione sociale. Dopo il periodo di formazione che ha visto il coinvolgimento degli ospiti della Casa Santa dell’Annunziata, che saranno impegnati nella pulizia di strade e piazze cittadine e nella cura del verde pubblico, erano stati una decina su 25 quelli che avevano aderito al progetto, che non prevede alcun compenso. Sempre Recubini sottolinea che «fra cooperative e dipendenti che si occupano della mediazione culturale, la presenza dei migranti sviluppa lavoro».

Sono in totale 75 gli ospiti se si considerano anche i 50 che hanno trovato alloggio nell’Europa Park Hotel con la cooperativa Nos-Argenta.

Federica Pantano

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