Asilo, stop al tempo pieno

Pettorano, gli iscritti sono 11 invece di 18. Il sindaco: legge ingiusta

PETTORANO. Undici iscritti invece di 18. Sette alunni in meno rispetto a quelli previsti dalla politica dei tagli. Così, quest'anno, la Scuola per l'infanzia del paese perderà il tempo pieno. La giunta Berarducci non ci sta e promette battaglia per difendere «il diritto al futuro dei bambini».

Nella delibera di giunta, un vero atto di ribellione contro leggi che «mortificano il diritto di esistere di piccole realtà come Pettorano», sindaco e assessoi esprimo tutta la loro disapprovazione. Il documento è arrivato sui tavoli di ministero per l'Istruzione, Regione, Provincia, Anci e Ufficio scolastico provinciale. «Nella delibera di giunta spedita a tutte le istituzioni» spiega il primo cittadino Giuseppe Berarducci «rigettiamo l'impostazione della poliica scolastica basata sui tagli.

Ridurre la spesa sul fronte della cultura significa cancellare un investimento importante sul futuro dei giovani». Un futuro scolastico che appare davvero incerto per i bambini di Pettorano. Quest'anno la scarsità di iscrizioni consentirà la nomina di un'unica insegnante e la conseguente cancellazione del tempo pieno, ma dietro l'angolo potrebbe esserci di peggio. «Non garantendo il servizio di orario prolungato» puntualizza il sindaco «le famiglie saranno costrette a iscrivere i bambini a Sulmona.

Al di là dei forti disagi che verranno inflitti ai genitori-lavoratori, l'effetto secondario sarà la progressiva diminuzione di iscrizione che potrebbe portare alla chiusura della Scuola dell'infanzia. Inutile spiegare i riflessi negativi di una eventualità del genere che noi» sostiene con forza Berarducci «combatteremo con ogni mezzo. Le istituzioni devono ascoltarci.

Il, presidente Chiodi non può voltarci le spalle e consentire, ancora una volta, che le scuole di montagna e la vitalità delle aree interne soccombano di fronte a fredde logiche contabili. In gioco» insiste «c'è il futuro dei nostri figli e la sopravvivenza di un paese che vogliamo difendere dalla spoliazione di servizi e dallo spopolamento» La giunta Berarducci vuole credere che Regione e Provincia diventino gli alleati di una battaglia che non vogliono perdere: l'istruzione è un diritto, ai bimbi va garantito un futuro sul proprio territorio.

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