Associazioni in campo tra memoria e impegno 

Iniziative al via nel presidio di via Verdi: 24 movimenti narrano il 6 aprile “dal basso” Documentari, incontri, installazioni, opere, film: «Cultura e conoscenza collettiva»

L’AQUILA. Si chiama #fattidimemoria L’Aquila, 2009-2019. È un presidio in centro storico, via Verdi numero 6, organizzato da un gruppo di associazioni del territorio, che rimarrà aperto da oggi al 6 aprile «per narrare dieci anni dal sisma “fatti alla mano”, per rinnovare l’appello a investire in prevenzione, per aver cura che la memoria preservi il futuro», informano i promotori dell’iniziativa. Si tratta di 24 associazioni in prima linea sia nell’emergenza sia nel post-sisma. Apertura alle 16,30 con la proiezione di “Radici-Memoriter-Mi fa male” di Luca Cococcetta.
«È anche e soprattutto una proposta per domani», proseguono gli organizzatori. «Un luogo aperto, accogliente e vivo per continuare a testimoniare, per incontrarsi e confrontarsi, per raccontare il patrimonio culturale, per studiare, conoscere e diffondere esperienze e competenze sullo stato dell’arte e sulle prospettive delle attività di previsione e prevenzione dei rischi, di gestione dell’emergenza e di ricostruzione fisica e sociale post-trauma, sperimentando tutti i linguaggi possibili per “fare memoria”. Lo vorremmo così un “museo della città”, un archivio-laboratorio dedicato alle 309 vittime, vitale per la comunità e attrattivo per chi è di passaggio. La vorremmo così la città della memoria e della conoscenza, prestigiosa nel mondo, inclusiva e accessibile per tutte e tutti. Perché», spiegano i promotori, «la memoria è un ingranaggio collettivo: solo se la memoria dei sopravvissuti si fa cultura per le generazioni a venire, una comunità ha la possibilità di rinnovarsi. Con immagini, voci e parole racconteremo insieme il tempo, lo spazio, le lotte, i territori».
Questo l’elenco dei movimenti: Associazione Familiari Vittime Sisma, ActionAid, Arti e Spettacolo, Associazione 309 Martiri dell’Aquila, Associazione Bibliobus, Associazione Borghi in Comune, Associazione Donne Terre Mutate, Casetta che non c’è, Circolo Arci Querencia, Collettivo 99, Comitato 3e32, Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente, Commissione Oltre il Musp, Dansacro, Deputazione Abruzzese di Storia Patria/Progetto S.I.S.M.AQ, FilmAQuì, Fondazione 6 Aprile per la Vita, Italia Nostra, L’Aquila in Comune, L’Aquila che Vogliamo, L’Aquila Film Festival, Legambiente, Site.it, Visioni Future.
Il presidio rilancia, tra gli altri temi, «la richiesta di verità e giustizia per L’Aquila: dalla bufala del “processo alla scienza” alla restituzione delle provvisionali, lo Stato non ha mai chiesto scusa. Come per nessuna “strage di Stato”; l’appello per la messa in sicurezza di tutto il Paese dal rischio sismico e idrogeologico come unica Grande Opera necessaria nel nostro Paese; la prevenzione». Documentari, incontri, installazioni, opere, film, performance, «a testimonianza della volontà di continuare a esercitare la memoria a 10 anni dal sisma, per proiettarla nel futuro».