Autisti sfruttati e voti al Pdl Prosciolti i Di Nino e altri 13

I titolari dell’azienda di trasporti erano stati denunciati da alcuni dipendenti La reazione: «Oggi ha vinto l’Italia che lavora contro i portatori di cattiveria»

SULMONA. Autisti costretti a sopportare turni di lavoro estenuanti per abbattere i costi dei trasporti; tachigrafi dai camion manomessi e dipendenti costretti a votare Antonella Di Nino, la figlia del titolare alle Provinciali del 2010. Una tempesta di accuse quella che si era abbattuta sulla Di Nino Trasporti per le quali sono finiti davanti al Gup 15 persone tra cui i due fratelli titolari dell'azienda. Fatti e accuse che ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona, ha detto che non sussistono. Si è chiusa con il proscioglimento di tutti gli imputati, l'inchiesta che aveva messo alla sbarra una delle aziende leader del territorio. Quindici persone tra cui i vertici dell'azienda, autisti, collaboratori e responsabili di ditte collegate, che ora tirano un sospiro di sollievo. «Oggi ha vinto lItalia che lavora», affermano con soddisfazione i titolari Piero e Stefano Di Nino.

I reati contestati: estorsione, falso e truffa ai danni dello Stato, favoreggiamento personale e voto di scambio. L'inchiesta è partita dalla denuncia di alcuni autisti che erano stati licenziati, secondo loro ingiustamente. Piero e Stefano Di Nino e tre dipendenti erano accusati di avere costretto gli autisti a turni di lavoro massacranti e all'utilizzo di cronotachigrafi manomessi su almeno 20 veicoli. Il tutto per aggirare le normative vigenti in materia di trasporto, per abbattere i costi e per essere più competitivi rispetto alla concorrenza, mettendo a repentaglio, sempre secondo le accuse, la sicurezza stradale e la salute dei dipendenti. «Le infamanti accuse mosse da portatori di cattiveria che ingiustamente hanno cercato di ledere la dignità di uomini seri e con seri valori si sono scontrate contro il muro della giustizia», affermano i Di Nino, «una giustizia che ha riconosciuto l'onestà di gente che ha sempre creduto nel lavoro facendone una ragione di vita.

La Di Nino Trasporti, i suoi titolari e tutti i suoi collaboratori, nonostante qualcuno abbia provato a distruggerla, ha tenuto fede a tutti gli impegni assunti con la propria committenza, dimostrando di avere forza e coraggio e di non arrendersi mai. Il più grande ringraziamento è per tutti i collaboratori della Di Nino Trasporti, agli autisti, agli impiegati, ai meccanici, ai carrellisti, ai magazzinieri».

Claudio Lattanzio

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