Autovelox di Bussi, annullata un’altra multa dal prefetto di Pescara

Autovelox di Bussi ancora bocciato. La prefettura di Pescara ha archiviato il verbale di contestazione elevato, nel 2019, nei confronti di un’automobilista aquilana, assistita dall’avvocato di...

Autovelox di Bussi ancora bocciato. La prefettura di Pescara ha archiviato il verbale di contestazione elevato, nel 2019, nei confronti di un’automobilista aquilana, assistita dall’avvocato di fiducia, Vittorio Ivo Fatigati, il quale ha impugnato la sanzione di 62 euro irrogata da parte del comando della polizia municipale di Bussi sul Tirino.
È l’ennesima bocciatura per l’autovelox della discordia, che ha sanzionato centinaia di automobilisti dell’Aquilano dando la stura a numerosi ricorsi sia al prefetto, in via amministrativa, sia al giudice di pace, in via giurisdizionale. In particolare, l’automobilista aquilana – che non dovrà pagare la multa dopo l’accoglimento del ricorso – il 22 agosto 2019 si trovava a transitare, in direzione Pescara, lungo la statale 153 nel territorio comunale di Bussi sul Tirino. Secondo la contestazione avrebbe marciato alla velocità di 83,80 chilometri orari, avendo dunque superato di oltre 10 km il limite dei 70. Con il ricorso ritualmente proposto dall’avvocato Fatigati il prefetto ha esaminato la questione. La prefettura ha preso atto del fatto che il 21 gennaio 2020 la sezione di polizia stradale di Pescara – incaricata dal medesimo ente territoriale del governo della verifica della regolarità dell’autovelox – riferiva che il rilevamento della velocità nella direttrice L’Aquila-Pescara «non era conforme all’attuale assetto normativo». Da qui la decisione di procedere all’archiviazione del verbale. Secondo altre sentenze del giudice di pace, l’autovelox lungo la statale 153 non era abbastanza visibile agli automobilisti. Alcuni giudici si sono espressi, invece, sulla questione della regolarità della taratura del dispositivo, che di fatto non sarebbe stata comprovata dal Comune. Altri, invece, si sono soffermati sulla mancata omologazione dell’autovelox, stabilendo che le due procedure (taratura e omologazione) sono di fatto separate, pertanto uno strumento non omologato non è attendibile per la rilevazione della velocità e dunque di fatto le sanzioni non sono valide. Secondo alcune stime, l’autovelox di Bussi avrebbe elevato più di cinquantamila multe. (e.n.)