AVEZZANO. È finito in ospedale la notte di Natale dopo essere stato aggredito da tre persone mentre cercava di sedare una rissa davanti al tribunale di Avezzano. È stato dimesso con 30 giorni di prognosi e lunedì dovrà essere sottoposto a consulenza dei medici del reparto maxillo-facciale del San Salvatore dell’Aquila. Ha riportato lesioni gravi e fratture sul volto. E ora è caccia ai responsabili.

la rissa

Una prima zuffa in piena notte, tra il 24 e il 25 dicembre. In via Corradini, davanti a un locale nelle vicinanze del presidio di giustizia, in pieno centro cittadino, decine e decine di persone stavano festeggiando il Natale. Poi un diverbio acceso tra alcuni dei presenti, presto degenerato. «La rissa ha avuto più momenti di sfogo», commenta un testimone. «È cominciata alle 3, poi si è riaccesa almeno altre due volte, fino all’episodio clou intorno alle 4.30». In quest’ultima circostanza, il 25enne poi trasportato in ospedale si è buttato nella mischia per allontanare un amico in difficoltà. Ma è stato preso alle spalle e colpito a ripetizione da almeno tre soggetti. «Hanno utilizzato delle mazze», aggiungono. Il giovane, stordito dai colpi, è finito a terra in stato confusionale. Alcune ragazze presenti davanti al locale lo hanno trascinato via e hanno atteso con lui l’arrivo dei soccorsi. È arrivato in ospedale col volto tumefatto ed è stato ricoverato per due notti, fino alle dimissioni di ieri.

l’inchiesta

Secondo quando riferito alle autorità intervenute da alcuni giovani che hanno assistito alla scena, «dietro gli aggressori i volti già noti di una “banda” di Avezzano, composta da italiani e stranieri, presumibilmente dell’Est Europa». Questo hanno raccontato alle forze dell’ordine. Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo. Nella prima mattinata di oggi sarà depositata la denuncia dall’avvocato del 25enne ferito. Sul luogo della rissa sono intervenuti i militari del nucleo operativo e radiomobile di Avezzano e gli agenti del commissariato di polizia. Hanno raccolto le testimonianze dei presenti e nelle prossime ore visioneranno i nastri delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Stando a una primissima ricostruzione, la scintilla potrebbe essersi innescata per alcune frasi rivolte a un gruppo di ragazze davanti al locale.